Bimbo di 5 mesi morto, indagati madre e zii

Redazione
Bimbo di 5 mesi morto, indagati madre e zii
32enne si ribalta con l'auto

Bimbo di 5 mesi morto, indagati madre e zii. C’è una prima svolta per la vicenda del piccolo Gabriele, il bimbo di 5 mesi di Benevento morto pochi giorni fa nell’ospedale Santobono di Napoli. Al nosocomio napoletano il piccolo  era arrivato con una profonda ferita alla testa.

Omicidio volontario

la madre, la sorella di lei e il marito di quest’ultima sono stati iscritti nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio volontario. Si tratta di un atto dovuto, per consentire gli accertamenti tecnici irripetibili e fare luce sulla tragedia. La Procura individua come parti offese il padre, attualmente detenuto, e la nonna paterna.

“Colpito per errore alla testa con una spazzola dalla cuginetta”

Il bimbo viveva con la madre e gli zii in un alloggio popolare del rione Libertà. Il 16 gennaio era stato portato in ospedale per la prima volta; i medici del Fatebenefratelli avevano disposto il ricovero e dalla tac era emerso il trauma cranico.

Il 25 gennaio il piccolo era stato ricoverato al Rummo di Benevento, dove una seconda tac aveva confermato che la situazione era più grave di quanto inizialmente sembrasse: emorragia cerebrale.Da lì il trasferimento al Santobono di Napoli in eliambulanza, dove però il bimbo è spirato tre giorni dopo, lo scorso 28 gennaio.

Quando i sanitari avevano chiesto come il bimbo si fosse ferito, i familiari non erano stati in grado di fornire una spiegazione. Prima ai medici, e poi agli inquirenti, avevano raccontato che a causare quel trauma era stata la cuginetta, che lo aveva colpito con una spazzola mentre stavano giocando.

L’inchiesta della Procura

La Procura della Repubblica ha aperto un’inchiesta ed ha iscritto i tre nel registro degli indagati . Un atto dovuto proprio per dare a queste persone di nominare dei periti di parte in vista dell’autopsia. Ricordiamo che l’autopsia è un atto irripetibile e proprio perché tale ha bisogno della partecipazione delle persone chiamate in causa.

(Fanpage)