Bimbo di due anni ucciso perchè piangeva: manette anche al padre
È stato arrestato con l’accusa di omicidio, dopo un lungo interrogatorio durato tutta la notte, quella tra venerdì e sabato, il 48enne Nicola Feroleto, padre di Gabriel.
Ricordiamo che Gabriel è il bimbo di due anni che mercoledì è stato portato in ospedale, quando era già morto, dalla madre Donatella Di Bona, 28 anni, poi arrestata per l’uccisione del piccolo.
A dare la notizia dell’interrogatorio, con una dettagliata cronaca, è l’edizione online del quotidiano Ciociaria Oggi.
Da chiarire lo scenario del delitto: la madre — sofferente di attacchi di panico e ansia — ha cambiato versione più volte.
Mercoledì mattina alle 9, di nuovo in preda all’ansia, aveva deciso di andare in ospedale, accompagnata da sua madre e portandosi dietro anche Gabriel. Farneticava di avere un tumore, ha detto di credere di essere spiata, parlava a scatti.
I medici del servizio psichiatrico di «Santa Scolastica» così le hanno proposto il ricovero, rifiutato. Circa due ore dopo, però, ecco che Donatella ritorna con Gabriel in braccio, la donna grida, si dispera, il bimbo già non respira più.
«Me l’hanno investito», è la sua prima versione. I carabinieri non trovano però alcun segno né sulla strada né sul corpo del bimbo.
Donatella cambia scenario: «Sono stata io a investirlo in retromarcia». E ancora: «Anzi no, è stato Nicola Faroleto, il papà del bambino con la sua Panda bianca». Nicola, che nel 2016 aveva riconosciuto il suo Gabriel, pur essendo già sposato e con figli, è stato subito interrogato. E poi un nuovo interrogatorio, appunto, nella notte tra venerdì e sabato.