“Mozzarella di bufala” sull’insegna, ma la “bufala” era in un’altra. I carabinieri forestali della stazione di Roccarainola hanno comminato una maxi multa a un caseificio di Nola. Nel corso di un controllo è stato riscontrato che il tabellone pubblicitario riportava la scritta “mozzarella di bufala” ma quel caseificio non è nella zona del disciplinare d.o.p. per la mozzarella di bufala né vendeva prodotti di provenienza da un caseificio della zona Dop.

 Nei confronti del commerciante è stata comminata una multa da 4mila euro. Finiti nei guai anche due panifici posti tra Nola e Saviano.

I militari hanno notato anche che erano posto in vendita del pane privo delle indicazioni sul lotto; il proprietario inoltre non ha saputo esibire le fatture di acquisto. È stata comminata una seconda sanzione per violazione delle norme sulla tracciabilità alimentare. posti sotto sequestro circa 10 chili di pane.

Durante le verifiche, sulle confezioni del pane sequestrato i militari hanno letto l’indirizzo del panificio in cui i filoni erano stati prodotti quindi si sono recati lì per proseguire gli accertamenti. Giunti nel panificio, a Saviano, hanno riscontrato che era totalmente abusivo e versava in condizioni igieniche precarie: le pareti della sala per la lievitazione erano coperte di muffa e sporcizia varia; i sacchi di farina erano tenuti a terra o depositati all’esterno ed esposti al passaggio di animali domestici, insetti e parassiti. Sono stati sequestrati 10 sacchi di farina, pane e prodotti da forno pronti per l’immissione nel commercio parallelo, attrezzature. è stata anche comminata una sanzione amministrativa pari a 1.500 euro.