Bomba carta a Cervinara: benvenuto al nuovo commissario di Polizia
Cervinara. Ora siamo tutti pronti a recitare la stessa scena e a pronunciare le identiche parole di stupore. “Un attentato esplosivo a Cervinara, ma come? Questo è un paese tranquillo, fatto di brava gente”. Oramai queste cose sono diventate stucchevoli ed hanno lo stesso effetto dei brindisi sul Titanic mentre il transatlantico andava incontro al naufragio. Abbiamo la memoria corta ed i boati notturni non servono a far riaffiorare i ricordi. Abbiamo già dimenticato che proprio un anno fa, nella notte tra il 21 ed il 22 gennaio del 2016, un altro attentato esplosivo fu messo a segno davanti l’abitazione del sindaco Filuccio Tangredi. A distanza di dodici mesi chi ha messo a segno quell’atto gira ancora indisturbato tra di noi. E’ un attentato senza colpevole, come senza nome e cognome sono le persone che mettono a segno mille furti nelle nostre abitazioni. Si dirà: sono fatti diversi ed è vero. Ma se si gira indisturbati di notte, si possono mettere a segno furti o piazzare bombe. Dove è la differenza? Da mesi, cerchiamo di far capire, inascoltati, che il nostro territorio è molto vulnerabile, che serve un maggiore coordinamento tra le forze dell’ordine, che quando cala il buio si deve avere paura. Ma il nostro è un paese di gente tranquilla: siamo noi della stampa a seminare il panico. Un paese di gente perbene, tanto perbene che qualcuno piazza una bomba proprio la sera prima che al commissariato di stato di Cervinara si insedi il nuovo dirigente. Proprio oggi, infatti, prende possesso del suo ufficio il dottore Tranquillo, a cui rivolgiamo un caloroso benvenuto. Il poliziotto dovrà calarsi subito in questa “tranquilla” realtà e rispondere colpo su colpo a chi vuole imporre la sua legge criminale. Non è un problema solo di Cervinara. La settimana scorsa due attentati, quasi identici sono stati realizzati contro attività commerciali di Airola e Bonea. Anche quelli, sino ad ora, sono senza colpevoli. Come sono sconosciute le persone che hanno messo nel mirino il sindaco di Bonea Roviezzo ed alcuni suoi amministratori o hanno seminato terrore contro il centro di accoglienza profughi di Airola, o, ancora, hanno messo a segno attentati incendiari contro un imprenditore impegnato in lavori a Montesarchio.