Bonea, i parrocchiani: don Giamberto, esempio di umiltà

Redazione
Bonea, i parrocchiani: don Giamberto, esempio di umiltà

Una lunga lettera di solidarietà a don Giamberto. E’ quella che gli hanno scritto i suoi parrocchiani di Bonea e che il Caudino pubblica di seguito. Ricordiamo che il Vescovo di Benevento, Andrea Mugione, ha stabilito il trasferimento dell’attuale parroco il quale domenica alle 11 celebrerà l’ultima messa a Bonea. Per la stessa data sono attese diverse manifestazioni da parte dei cittadini. Al momento, ancora non è dato sapere i motivi che hanno spinto il Vescovo Mugione a compiere un simile gesto. I parrocchiani e tutta l’opinione pubblica attendono i dovuti chiarimenti. Ecco il testo completo della lettera:

“Grazie Don,

Quando Don Giambo ha annunciato per la prima volta,durante un’omelia, il suo trasferimento, siamo rimasti tutti sbalorditi, increduli, smarriti, dispiaciuti e pieni di rabbia.. tanta rabbia nei confronti di una decisione che era stata presa senza aver ascoltato prima il parere della comunità. Abbiamo ritrovato i medesimi sentimenti nei volti delle persone alle quali Don Giambo ha annunciato la ” triste novella” durante le celebrazioni liturgiche dei giorni successivi. Abbiamo visto giovani, anziani, adulti, piangere a quella notizia, fino a qualche giorno fa,qualcuno sperava ancora in un intervento “miracoloso” del Vescovo, che potesse far ritornare le cose al loro posto. Con dignità e contenimento abbiamo vissuto, come comunità, il dolore per il trasferimento del nostro amato parroco; rassegnati ed obbedienti, come lui ha voluto che fossimo. Così tra pochi giorni diremo addio a Don Giambo,dopo 4 anni di duro lavoro fatto insieme. Don andrà via portando con sè le sue poche cose e lasciandoci una enorme ricchezza, accanto ad un infaticabile cammino di fede. Con questa lettera vogliamo salutare il nostro Don Giambo che ha guidato la nostra comunità di Bonea. Le nostre famiglie ti ringraziano: hai cercato di trasmetterci la quotidianità di un Vangelo vissuto veramente, fatto di azioni concrete e di non sole parole, come hanno fatto sempre gli altri. Ti ringraziamo perchè prima di essere un maestro sei stato per noi un esempio di umiltà ma anche di coraggio di chi non è mai sceso a COMPROMESSI. I nostri chirichetti ti ringraziano: hai condiviso con loro tanti momenti felici e tristi, stando loro vicino a modo tuo, senza mai essere invadente. Le nostre chiese ti ringraziano, in particolare la nostra Chiesa Madre l’hai riportata al suo antico originario splendore, hai fatto si che i riti e le funzioni sacre, che sono per noi Cristiani momenti fondamentali per la crescita della nostra fede, acquistassero solennità e dignità autentiche: sono proprio belle e tu ci hai sempre ricordato che il bello è una categoria di Dio. Ma tutto ciò che hai dato ai giovani tutti e agli anziani, indistintamente, e che non potremmo mai dimenticare sono le tue Omelie, nelle quali ci insegnavi con molta ricchezza e determinazione i valori della civile convivenza e dell’essere autentici cristiani , anche in questi ultimi tempi, quando le tensioni si sono acuite,e la Chiesa è chiamata a sopportare il male che le fanno i suoi nemici. Sopporta di essere spogliata di ogni bene materiale e di ogni privilegio, sopporta le persecuzioni, ma non può sopportare che vengano falsate le verità che essa ha il valore di custodire, e non può sopportare che venga manomessa la dignità della persona e della coscienza. Noi,nella nuova comunità, ti affidiamo a Gesù buon pastore che è pronto ad accoglierti e al nome di Maria che veglia sempre sul tuo cammino sorretta anche dalle preghiere di Bonea. Con affetto i tuoi parrocchiani”.