Bucciano. scatta la gara di solidarietà per seppellire Claudio in Romania

Redazione
Bucciano. scatta la gara di solidarietà per seppellire Claudio in Romania

Bucciano.  La visita esterna sul corpo privo di vita di Claudio, il 19enne morto ieri pomeriggio in un lido di Scauri,  è stata effettuata, presso la morgue dell’ospedale di Cassino.

Subito dopo, la salma è stata restituita ai familiari. Al momento, però, resta nella sala mortuaria dell’ospedale, in quanto il papà ha deciso di seppellire il figlio in Romania. Per poterlo fare c’è bisogno del cosiddetto passaporto mortuario e sono state già avviate le pratiche ma ci vorrà qualche giorno.

Ad attendere la salma ci saranno la mamma Marinela Petruta, la sorellina Alexandra che ha soli 15anni e la nonna. Il trasporto sarà effettuato da un’impresa funebre rumena ma ci sarà bisogno di soldi.

Una somma troppo grande per Costantine, l’operaio che lavora per un azienda ortofrutticola e vive a Bucciano da anni. Lo stesso Claudio era cresciuto nel piccolo borgo.

Così, in modo spontaneo e silenzioso, nel piccolo centro caudino, è scattata una gara di solidarietà per raccogliere i fondi. Del resto, appena è giunta la notizia della tragedia, tante persone, tra cui il datore di lavoro di Costantine, Vincenzo Benedetto, il consigliere comunale Enzo Iuliano e l’avvocato Pasquale Matera, fratello del sindaco di Bucciano, hanno sentito la necessità di stare vicino all’operaio. Non solo,la stessa amministrazione ha annullato, in segno di lutto, la festa che era in programma ieri sera.

Intanto, emergono i particolari della tragedia. Il ragazzo aveva mangiato solo un panino e sorseggiato un’aranciata. Aveva fatto passare più di mezz’ora per berla perchè era ghiacciata. Eppure, una volta in acqua, la congestione è stata così forte che non ha fatto in tempo neanche a sbracciarsi e a chiedere aiuto. I bagnini del lido e gli altri bagnanti non si sono resi conto di nulla. Solo quando il corpo privo di vita è arrivato sulla battigia, è scattato l’allarme, ma era troppo tardi. Non si poteva più far nulla.

Claudio aveva deciso di fare il bagno mentre il papà Costantine sonnecchiava sotto l’ombrellone. Quando l’uomo si è svegliato, è stato attirato da quello che avveniva sulla riva ed è andato a vedere, facendo la scoperta che non potrà mai dimenticare.

A Costantine non si dare alcuna responsabilità. Claudio soffriva di una fastidiosa malattia della pelle e per curararla era andato più volte al mare anche da solo. Era un ragazzo responsabile, da solo era arrivato dalla Romania per trascorrere un poco di tempo con il papà. Purtroppo, la fatalità ieri, ha giocato un ruolo maledettamente determinante. Forse, se la congestione fosse stata meno forte, Claudio sarebbe riuscito a chiedere aiuto e si sarebbe salvato.

Era partito dalla Romania per stare insieme al papà, probabilmente anche per cercare un lavoro. La testa ed il cuore pieni di sogni. Ora tornerà da morto e ci saranno tante lacrime da asciugure.