Cadavere in decomposizione trovato in un sacco di plastica
Cadavere in decomposizione trovato in un sacco di plastica. Cadavere in decomposizione nella campagna del napoletano. Una macabra scoperta quella fatta nel primo pomeriggio di oggi, sabato 4 giugno, a Scisciano, nella provincia di Napoli.
Il cadavere di un uomo è stato trovato all’interno di un sacco di plastica, abbandonato in un fondo agricolo in via Molino. Il cadavere, da quanto si apprende, è in parziale stato di decomposizione, quindi è presumibile che si trovasse lì da parecchio tempo.
Sul posto sono arrivati i carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna, che hanno dato il via alle indagini per determinare l’identità della vittima, che risulta ancora sconosciuta, e per comprendere la matrice dell’evento che lo ha coinvolto e le cause della morte.
Sul posto si è recato anche il magistrato di turno della Procura di Nola, che coordina le indagini. Bisognerà aspettare un primo esame esterno del corpo e, successivamente, l’autopsia, per fare piena luce sul macabro ritrovamento, per il momento avvolto dal mistero.
Porta i fiori sulla tomba dei genitori: all’uscita lo coglie la morte
È morto dopo essere stato al cimitero per una visita alla tomba dei suoi genitori, dove ha posato dei fiori.
Dopo che l’uomo era uscito dal cimitero del Verano, quando in via Tiburtina un’automobile lo ha travolto. Il conducente si è fermato a prestare i primi soccorsi; ma le lesioni si sono rivelate troppo gravi ed è morto dopo poche ore.
La vittima, come si legge in un articolo di fanpage.it, Giuseppe Dorbolò, aveva 74 anni ed era un ex giurista della Presidenza del Consiglio, insignito anche dell’onorificenza di Cavaliere Ufficiale, secondo l’Ordine al Merito della Repubblica Italiana e adesso era in pensione.
I soccorsi
Dorbolò era passato al cimitero per lasciare dei fiori sulle tombe dei suoi genitori, quando è stato falciato dall’automobile: in gravissime condizioni, il 74enne è stato trasportato al Policlinico Umberto I, dove è deceduto qualche ora dopo, mentre insieme alla sorella Clelia, la moglie e i figli speravano che si potesse salvare.
“Le ferite riportate erano troppo serie. Siamo voluti andare tutti insieme alla tomba dei nostri genitori e vedere come aveva curato i fiori che appena poche ore prima aveva portato.
Ancora non riusciamo a crederci che Giuseppe, il nostro Giuseppe, non ci sia più”, ha continuato la sorella – Non posso credere che mio fratello Giuseppe non ci sia più, che sia morto così improvvisamente. Era pieno di vita, di interessi, la colonna della nostra famiglia”.
L’arrivo della Polizia Municipale
Sul luogo dell’incidente sono immediatamente arrivati gli agenti della polizia Municipale del II Gruppo Sapienza che hanno accertato che la vittima era uscita da casa sua in viale Ippocrate per andare al cimitero e che, al momento dello schianto, stava facendo rientro.
La macchina che lo ha falciato è una Hyundai, immediatamente posta sotto sequestro, guidata da un pensionato di 80 anni che dopo l’impatto si è fermato a prestare soccorso: quando sono arrivati gli agenti lo hanno trovato in forte stato di agitazione. Ora rischia di essere denunciato per omicidio stradale.
Le indagini in corso
Secondo i primi rilievi a causare l’incidente, potrebbe essere stata il mancato rispetto della segnaletica verticale: uno fra il pedone e l’automobilista non avrebbe rispettato il semaforo rosso. Nelle prossime ore, però, ci saranno ulteriori analisi alla macchina sequestrata.
Scoprire la velocità a cui procedeva potrebbe essere determinante insieme ai segni di eventuali frenate sull’asfalto. “Le analisi diranno quando il guidatore si è fermato e soprattutto a che altezza di via Tiburtina ha iniziato la rallentare”; hanno precisato dalla Polizia Municipale.
A questi dati si aggiungerà anche la deposizione dell’80enne che, nell’impatto, non ha riportato ferite, ma non era nelle condizioni per poter fornire alcuna dichiarazione: “Era in evidente stato di choc per quanto appena accaduto”. Nel frattempo, è stato aperto un fascicolo per omicidio stradale.