Camorra Capitale: parla il boss Domenico Pagnozzi
C’è molta attesa per l’udienza che si terrà domani innanzi alla quinta sezione penale del Tribunale di Roma che si sta occupando del processo noto come “Camorra Capitale”. Al vertice della cupola capitolina, secondo l’accusa, vi è il boss campano Pagnozzi Domenico, detto anche “occhi di ghiaccio” per il colore azzurro dei suoi occhi e dello sguardo glaciale e spietato.
Una definizione che, rivelano gli atti di indagine, trova riscontro anche nella circostanza che è stato l’unico a soggiogare e ad imporre il suo potere nei confronti dei Casamonica, famiglia di etnia sinti.
Trasferitosi oltre dieci anni fa nella capitale, luogo scelto per trascorrere la misura di prevenzione dell’obbligo di soggiorno, secondo la Direzione antimafia di Roma, trapianta la camorra nella capitale, intessendo rapporti con cosche calabresi ed albanesi per la gestione ed il monopolio degli affari illeciti.
Infatti, secondo la procura distrettuale, Pagnozzi Domenico è ritenuto essere il vertice di due distinte associazioni, una di stampo mafioso ed un’altra finalizzata al narcotraffico, nonché di numerosissimi episodi droga, riciclaggio, estorsioni, usura, intestazioni fittizie di beni di lusso ed armi.
Come si ricorderà l’inchiesta denominata “camorra capitale” portò ad un numero di arresti superiore (ben 61) a quello dell’altra inchiesta che ha sconvolto la città di Roma, “mafia capitale”.
Numerosissime sono le fonti di prova, rappresentate da intercettazioni, videoriprese, servizi di pedinamento e dichiarazioni di collaboratori di giustizia, rappresentate in oltre 120 mila pagine di cui è composto l’impressionante carteggio curato dagli inquirenti, indagini sfociate in una corposissima ed articolata ordinanza di custodia cautelare di oltre mille pagine, confermata in toto dal Tribunale del riesame di Roma.
Il collegio giudicante si è reso protagonista di un fittissimo calendario, con ben due udienze fisse a settimana e va avanti con ritmo serratissimo da quasi un anno, con udienze che proseguono sino al tardo pomeriggio.
Domani è in programma un’udienza importantissima. È previsto, infatti, l’esame di Pagnozzi Domenico.
Il boss, difeso dall’avvocato Dario Vannetiello del Foro di Napoli, sarà collegato in videoconferenza dal carcere di Sassari ove è detenuto in regime del carcere duro.
Sarà un fiume in piena, parlerà in ordine a tutti i reati che gli vengono contestati e, in più occasioni, ha anticipato al Tribunale che ne avrà per tutti, senza esclusione di colpi, pronto a fare luce su numerose vicende che gli vengono attribuire.
Sinora il processo, è stato caratterizzato da scontri fortissimi tra la difesa del Pagnozzi da un lato, la Direzione distrettuale antimafia ed il collegio giudicante dall’altro.
Schermaglie procedurali ed accaniti scontri a colpi di cavillo che con molta probabilità non mancheranno nell’udienza di domani.