Campagna elettorale senza ipotesi di sviluppo per la Valle Caudina
Gli ultimi due lotti della strada a scorrimento veloce sono entrati nella legge Obiettivo. Non si tratta certo di una notizia “ elettorale” visto che risale a diversi mesi fa. Per una volta, quindi, dopo esattamente 26 anni, la vicenda della cosiddetta tangenziale delle zone interne non potrà essere usata dai politici a caccia di voti in Valle Caudina. Ci si chiede, quindi, quali argomenti potranno essere usati,visto che per quasi tre decenni il completamento dell’asse attrezzato è stato visto come la panacea di tutti i mali per la Valle Caudina. Ma questo succedeva, esattamente, un quarto di secolo fa. L’asse viario aveva un senso per le ipotesi di sviluppo di quell’epoca. Oggi resta un’opera importante ma soprattutto dal punto di vista della mobilità e non per altro. Una scorrevole mobilità può essere uno degli elementi intorno al quale si cerca di costruire lo sviluppo ma non può essere l’unico. Il ritardo nella realizzazione dell’opera ha penalizzato soprattutto la Valle Caudina irpina con la zona Asi di Cervinara che non è mai decollata ed i piani di insediamento produttivo degli altri comuni che sono rimasti solo l’occasione per imprenditori locali per de localizzare le loro attività. Nulla altro si è prodotto. La materia dovrebbe essere trattata seriamente ed oggetto di una pianificazione di cui non si è mai parlato seriamente. Si è sempre pensato che ultimata la strada, in Valle Caudina sarebbero arrivate aziende a iosa neanche fossimo un distretto dell’Austria o della Romania, dove il costo del lavoro e la tassazione sono molto favorevoli per gli imprenditori. Non siamo nulla di questo, restiamo una delle zone maggiormente depresse delle zone interne della Campania. Una zona che , a differenza di altre della provincia di Avellino, non ha conosciuto neanche i benefici temporanei della industrializzazione, seguita alla ricostruzione post sisma. Sarebbe interessante, proprio in questa campagna elettorale, interrogare i politici sull’idea di sviluppo che vorrebbero portare avanti per la Valle Caudina. Finito il miraggio che la strada potesse portare lo sviluppo, sarebbe ora di chiedere, ed ora?
Peppino Vaccariello