Carabiniere ucciso a Foggia, la solidarietà delle istituzioni
Un carabiniere in servizio presso la stazione di Cagnano Varano è stato ucciso durante un conflitto a fuoco avvenuto nella piazza principale del paese, in pieno giorno. Ancora pochi dettagli su quanto è avvenuto. La vittima si chiamava Vincenzo Di Gennaro, era un maresciallo di 46 anni e vice comandante della stazione di Cagnano Varano. Si trovava nella sua auto di servizio, insieme a un collega, per un normale controllo. La pattuglia ha fermato un 67ene pregiudicato — Giuseppe Papantuono, precedenti per droga, era stato arrestato nel 2017 per aver accoltellato un uomo alla schiena durante una lite — e questo ha estratto all’improvviso la pistola e sparato. Il maresciallo, gravissimo, è stato portato verso l’ospedale dall’altro militare 23enne, ferito al braccio: l’auto ha percorso qualche centinaio di metri e nel frattempo sono stati raggiunti da rinforzi che hanno fermato il killer. Di Gennaro è morto poco dopo, mentre il collega non è in pericolo di vita. L’arma è stata recuperata, una pistola calibro 9. Sull’accaduto stanno indagando i carabinieri del comando provinciale di Foggia: il sospettato è già stato arrestato e portato in caserma per essere interrogato. In merito al pregiudicato, hanno precisato: «È una persona censurata, a noi già nota. Stiamo facendo tutto il possibile per assicurarlo alla giustizia con tutti gli elementi più solidi che possiamo raccogliere».
Vincenzo Di Gennaro viveva a San Severo, in provincia di Foggia, con il padre. Non era sposato ed era in servizio dal 2013. Il suo omicidio ha scosso tutta la comunità di Cagnano Varano: i colleghi hanno deposto una bandiera tricolore sopra l’automobile dove si trovava il corpo del maresciallo. La vittima viene descritta dai cittadini, ancora increduli, per l’accaduto, come «una bravissima persona, rispettata da tutti». E poi: «Conosciamo bene anche il fermato in paese è chiamato “Chiacchiared” perché lui e la sua famiglia avevano la chiacchiera facile».
In una nota inviata al Comandante Generale dell’Arma, Giovanni Nistri, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha scritto: La prego di far pervenire ai familiari del Maresciallo Maggiore di Gennaro le espressioni della mia commossa partecipazione al loro cordoglio e al militare ferito un augurio di pronto ristabilimento». Il primo ministro Giuseppe Conte, in visita al Politecnico di Bari per l’inaugurazione dell’anno accademico, ha chiesto alla platea un minuto di silenzio per il maresciallo Vincenzo Di Gennaro. «Una vita umana vale il mondo intero». Così il maresciallo viene ricordato dal Comando Generale dell’Arma su Facebook. «Una preghiera per Vincenzo, un pensiero alla sua famiglia e ai suoi colleghi, il mio impegno perché questo assassino non esca più di galera e perché le forze dell’ordine lavorino sempre più sicure, protette e rispettate», ha detto il ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini. «Questo omicidio non ha colpito solo due servitori dello Stato, ma l’intero Stato. Chi tocca un Carabiniere tocca lo Stato, tocca ognuno di noi. Ora basta, ci sarà una reazione», sono le parole su Facebook del vicepremier Luigi Di Maio.