Carceri al collasso in Campania,lunedì la manifestazione di protesta

Redazione
Carceri al collasso in Campania,lunedì la manifestazione di protesta
Carceri: Ricciardi, governo non fa nulla, drammatici problemi strutturali

Carceri al collasso in Campania,lunedì la manifestazione di protesta. “Il prossimo lunedì 20 febbraio alle ore 10:00 a Napoli, in via Nuova Poggioreale, davanti la sede del Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria, tutti i Sindacati del Corpo di Polizia Penitenziaria hanno indetto una manifestazione regionale di protesta per denunciare l’imminente collasso del sistema penitenziario della Campania.

Nota congiunta dei sindacati

E’ quanto viene espresso in una nota congiunta dai sindacati del Corpo di Polizia Penitenziaria: SINAPPE, UIL P.A., USPP, FNS CISL, FP CGIL e FSA-CNPP.

Orlando Scocca, FP CGIL Campania per la Polizia Penitenziaria: “Protestiamo per denunciare l’immobilismo dell’amministrazione penitenziaria si a livello regionale che centrale. Le donne e gli uomini del Corpo di Polizia Penitenziaria della Campania, analogamente a tutti gli altri del resto d’Italia, stanno subendo l’inefficienza e la mancanza di indirizzo delle istituzioni deputate alla gestione delle carceri che ormai sono prossime al collasso.

Denunciamo la forte carenza d’organico prevista da piante organiche già pesantemente riviste dai passati tagli lineari nelle amministrazioni pubbliche. I pochi Poliziotti penitenziari in servizio non possono continuare a garantire la sicurezza nelle carceri campane ancora per molto. Le continue aggressioni nei confronti della Polizia Penitenziaria da parte della popolazione detenuta che ormai vive in uno stato di impunità diffusa per mancanza di adozioni di sanzioni disciplinari previste dal Regolamento Penitenziario, stanno esasperando il lavoro di migliaia di servitori dello Stato. Ore di lavoro straordinario, peraltro, nemmeno pagato.

Denunciamo anche il collasso del sistema sanitario nelle carceri che aggrava il sistematico ricovero “a vista” dei detenuti presso strutture ospedaliere esterne anche per visite o accertamenti diagnostici ordinari.

La Polizia Penitenziaria protesta anche per le condizioni delle sedi lavorative che obbligano il personale ad espletare più turni di servizio contemporanei, in luoghi insicuri e non dignitosi”.

Mirko Manna, Nazionale FP CGIL Polizia Penitenziaria: “Chiediamo l’immediata apertura di un tavolo di confronto con il Ministro Nordio e con il Ministro Schillaci per arrivare alla vera chiusura degli OPG.

Le quotidiane aggressioni nei confronti del personale di una Forza di Polizia dello Stato sono un’emergenza!

Il Dipartimento dell’amministrazione Penitenziaria (DAP) non è in grado di gestire i detenuti con problemi psichiatrici e continua a spostarli a rotazione da un Provveditorato regionale all’altro e da un Istituto penitenziario all’altro.

Ricordiamo ai Ministri che la Legge n. 81/2014 ha fissato la chiusura definitiva degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari al 31 marzo 2015. Da quel giorno era compito del Ministero della Giustizia e quello della Salute predisporre dei posti presso le REMS (residenza per l’esecuzione della misura di sicurezza sanitaria)”.