Carla, il ricordo dell’amica: Un fiore puro, una perla rara
Angela e Carla avevano in comune la passione per la musica e una solida amicizia. Pubblichiamo il ricordo di Angela: parole vere che lasciano senza fiato. La foto presente nell’articolo è per gentile concessione di Angela Diamante Lengua.
Stamane ci si sveglia scossi, intontiti e increduli, sotto un cielo nuvoloso che ha preso con sé uno dei fiori più belli e incontaminati che la vita potesse donare ad una comunità. Già, perché Carla era bella: il suo viso pulito come il suo animo, i capelli rossi come la luce del sole, gli occhi verdi e grandi come la speranza e la serenità che trasmettevano a chiunque li incrociasse. La sua bontà e disponibilità le donava senza riserve, come la musica del suo flauto che portava sempre con sé.
In conservatorio ci incontravamo spesso e, quando qualche pausa ce lo permetteva, ci fermavamo a parlare della musica, dell’orchestra di fiati, delle amicizie e tutto quanto ci accomunava. Ci sapevamo da sempre, ma da un paio d’anni a questa parte avevo avuto l’onore di conoscerti da vicino e di suonare insieme: tu sempre precisa, con i tuoi spartiti pronti, là in prima fila accanto al tuo fratello più piccolo Carlo, sempre puntualissima alle prove, nonostante lo studio e la scuola, salutavi radiosa me, la ritardataria che ti sedeva di fronte. Spesso, mi passavi i tuoi fogli prima che te li chiedessi, perché sapevi già che l’oboe avrebbe dovuto adeguare la sua parte alla tua in diversi pezzi bandistici. Tu, che al di là dell’ambiente accademico, ascoltavi le mie riflessioni e le mie lamentele per l’affanno delle mille cose che avevamo da fare, e che mi rassicuravi col sorriso perennemente acceso perché tutto si sarebbe risolto e, alla fine, ci saremmo anche divertite nel distribuire brochure a pochi minuti dall’inizio dei concerti.
Da oggi non ci sarai più a rasserenare tutti col tuo grande cuore, perché una vita ingiusta e un destino ingrato hanno voluto strapparti da questa terra e portarti fra gli angeli. Resterai una perla rara, un esempio di equilibrio e umiltà per i tanti giovani che ti hanno conosciuto e per gli adulti che hanno avuto la fortuna di incontrarti. Per me, anche se ancora stento a crederci, la tua sedia e il tuo leggìo lì davanti lasceranno spazio ad un vuoto incolmabile. Vivrò del tuo bel ricordo e delle tue dolci melodie con cui so che, anche da lassù, continuerai a vegliare sui tuoi cari per dar loro conforto.
Con dolce ricordo,
la tua collega e amica
Angela Diamante Lengua