Carmine, morire a 32 anni sul lavoro

Redazione
Carmine, morire a 32 anni sul lavoro
Carmine, morire a 32 anni sul lavoro

Carmine, morire a 32 anni sul lavoro.  Ancora una morte bianca, ancora un incidente mortale sul lavoro, ancora più triste perché riguarda uno dei tanti giovani campani che vanno lavorare fuori regione.

 Lotta come un leone

Dopo aver combattuto come un leone Carmine Calce ha perso la sua battaglia. Il giovane operaio è deceduto nelle scorse ore al reparto di Terapia Intensiva del Policlinico Umberto I di Roma dovesi trovava ricoverato da 8 mesi.

Il 32enne operaio era stato ricoverato in condizioni disperate lo scorso 19 giugno dopo un drammatico incidente nell’azienda di Sant’Elia Fiume Rapido, in provincia di Frosinone dove lavorava.

Un rullo di acciaio lo aveva investito e colpito alla testa. Da lì è cominciato il suo calvario terminato nel modo più terribile ma purtroppo inevitabile per la gravità delle ferite riportate.

Lascia una compagna ed una figlia piccola. Straziata la comunità di Galluccio, il suo paese, che lo ricorda con grande affetto. Questo il messaggio della Protezione civile del piccolo Comune dell’Alto Casertano.

“Oggi Galluccio piange. Piange la morte del giovane Carmine Calce, una vita strappata via troppo presto e che lascia in tutta la comunità un senso di smarrimento… di vuoto.

Protezione civile

La Protezione Civile di Galluccio si stringe al dolore della famiglia di Carmine, in particolar modo alla sua bambina e alla compagna Laura. Ciao Carmine resterai sempre nel cuore di tutti noi. Un bacio fin lassù”.

L’attività dell’Arma finalizzata alla prevenzione e repressione dell’odioso fenomeno delle truffe, continua in maniera incessante.

Dopo l’azione di contrasto eseguita con l’iniziativa “Difenditi dalle truffe.lLa Compagnia Carabinieri di Montella ha proceduto a deferire all’Autorità Giudiziaria numerosi soggetti ritenuti responsabili di tale tipologia di reato.

Investimenti on line

Questa volta l’indagine avviata dai Carabinieri della Stazione di Montella ha permesso di fare luce su alcuni investimenti di denaro in “trading on-line”. Non solo, i militi hanno denunciato  un 35enne di origini romene e residente in provincia di Vercelli

Il 35enne,  il quale, utilizzando un noto sito internet, si spacciava per consulente finanziario e pubblicizzava convenienti investimenti di denaro da effettuare comodamente da casa grazie alla sua assistenza.

A cadere nella sua trappola un 40enne del posto. Ad attrarre l’uomo r l’interesse  al servizio offerto per la compravendita di titoli ed azioni, Non esitava a contattare il promotore che lo convinceva ad aprire un conto corrente on-line sul quale, con diversi bonifici, versava complessivamente circa 1.500 euro.

Dopo qualche giorno la vittima si accorgeva che il conto era stato prosciugato. E non era stata effettuata alcuna operazione di trading.

Tentava quindi di ricontattare il sedicente promotore finanziario per avere spiegazioni in merito, ma lo stesso si rendeva irreperibile sui contatti forniti.Il malcapitato non esitava quindi a sporgere denuncia.

L’attività svolta dai Carabinieri ha permesso di risalire all’identità del presunto malfattore che, alla luce delle evidenze emerse, è stato deferito in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria.

Intanto, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Solofra hanno tratto in arresto un 40enne di Serino. I militi hanno eseguito un ordine di carcerazione emesso dall’Ufficio di Sorveglianza del Tribunale di Avellino.

Qualche settimana fa, l’uomo, ristretto ai domiciliari, aveva deciso di estendere arbitrariamente il beneficio concessogli, allontanandosi dal luogo statuito per tale misura.

Refertazione puntuale

La puntuale refertazione di quanto rilevato dai Carabinieri ha fatto scattare nei suoi confronti la revoca della misura cautelare dei domiciliari. Risultavano palesi sia la volontà trasgressiva sia la noncuranza per le disposizioni impartite.

Nella serata di ieri, successivamente alla notifica del provvedimento emesso dall’Autorità Giudiziaria, per il 40enne si sono dunque aperte le porte del carcere.