Carofano: Cervinarte, una comunità che cresce anche grazie a voi

Il Caudino
Carofano: Cervinarte, una comunità che cresce anche grazie a voi

Riceviamo e volentieri pubblichiamo. 

Ai lettori de “Il Caudino”

Con le ultime pennellate di Domenico Naf- Mk Tirino a Ioffredo si chiuderà Cervinarte 2016. Sono state due settimane – giorno più giorno meno – intense e appassionate. Ancora una volta siamo partiti dal recupero, intellettuale e morale, di una casa d’epoca. Palazzo Buonanni è diventata la casa dei cervinaresi come l’anno scorso Palazzo Marchesale. La residenza ha ospitato Antologia la mostra d’arte contemporanea curata da Luciana Berti e Mario Francesco Simeone. Con la sensibilità degli artisti abbiamo ridato vita ad un pezzetto di paradiso dimenticato. Il salone che ha visto in ciabatte l’eminente Dottor Michele Buonanni è stato palcoscenico di talk e dibattiti. Il Premio Nicodemo De Vito assegnato al Maestro Arcangelo ha definito nitidamente l’essenza più profonda del festival. Tre giorni dopo: Giliberti, Salabelle e la Professoressa Scotto Di Vettimo ci hanno parlato di arte e comunicazione. Siamo stati proprio dei pazzi, strategicamente dei pazzi. Ma la platea non ci ha deluso. Cervinarte ha un pubblico. Una pazzia che ho condiviso con un personaggio che conoscete bene. Lui che, insieme a tutti voi, ha messo su questa comunity online : Angelo Vaccariello. Come non ricordare, poi, la giornata con De Giovanni. Ammettiamolo, tutti abbiamo lasciato spazio alle lacrime. Maurizio è un grande cervinarese, che viene a Cervinara sopratutto perché amico di un altro cervinarese doc: Peppino Vaccariello. E poi ancora, Palazzo Telaro e La Sfida degli Orizzonti, il teatro con i burattini di Pinocchio arrivati al Borgo Castello, il laboratorio per i più piccoli.
Con queste poche righe volevo ringraziare il direttore Alfredo Marro e il professore Pasqualino Marro. Lo so, vi abbiamo fatto un mezzo favore a distrarre dalla redazione i Vaccariello Brothers. Ma come li sopportate? Oltre la battuta vi ringrazio a nome di tutta lo staff di Cervinarte Festival.
Spero solo che questa grande comunità che ogni giorno si interroga sulle notizie della valle caudina abbia trovato qualche spunto originale nel nostro lavoro. Credo che Cervinara abbia una grande anima, da difendere e curare. Un’anima universale, sempre pronta ad aprirsi a nuovi linguaggi ed esperienze. Cervinarte è sopratutto un grande esercizio di autoanalisi, schietto e sincero. Lo facciamo per noi così lavoriamo meglio, ma sopratutto lo facciamo per voi che non vi stancate di seguirci.

Alessandro Carofano

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