Castelfranci: domani si presenta Paesaggio con rovine di Generoso Picone

Redazione
Castelfranci: domani si presenta Paesaggio con rovine di Generoso Picone
Castelfranci: domani si presenta Paesaggio con rovine di Generoso Picone

Castelfranci: domani si presenta Paesaggio con rovine di Generoso Picone. Appuntamento d’autore a Castelfranci con la presentazione del libro di Generoso Picone, “Paesaggio con rovine”, edito da Mondadori-Strade Blu.

Presentazione venerdì 15 dicembre

L’autore sarà nella sala consiliare venerdì 15 dicembre alle ore 17.00. Con lui il sindaco di Castelfranci, Generoso Cresta; l’avvocato e critico letterario Mino Mastromarino; il critico letterario Alessandro Di Napoli. Modera l’incontro l’assessore comunale alla Cultura, Giovanni Boccella. La presentazione è organizzata dal Comune di Castelfranci, Assessorato alla Cultura.

Il volume

L’immagine di Conza della Campania e del terremoto dell’Irpinia torna il 24 agosto 2016: lo scatto in bianco e nero di allora torna a dire che, anche ad Amatrice, la storia si ripete. Nonostante i progressi annunciati, le prevenzioni intimate, le lezioni impartite.

È da qui che comincia il racconto di Paesaggio con rovine. Generoso Picone, giornalista e scrittore, indaga, esattamente quarant’anni dopo, nel groviglio di quel che resta, intercetta continuità e buchi neri, restituisce e aggiorna una vicenda che è specchio del Mezzogiorno e dell’Italia tutta.

L’Irpinia povera e marginale di allora oggi è un luogo spopolato, abbandonato, irrilevante. Da una frattura all’altra, come se niente intanto fosse accaduto. E invece molto è accaduto. E una verità ci deve pur essere tra queste rovine.

Picone si rende conto che per quarant’anni in ogni libro letto, documento, riferimento, e in ogni nuova catastrofe, ha cercato di rispondere alle domande scaturite il 23 novembre 1980. La verità, perseguita con vigile ossessione, non è appaltata esclusivamente ai verdetti giudiziari o appesa all’intricato catalogo di accuse e polemiche su ritardi, inadempienze, sfruttamenti, convenienze, ruberie e cinismo: il racconto di Picone chiede materiali non usurati, chiede una “ricostruzione” che ripercorre le imprese di chi da tanta tragedia ha tratto profitto, di chi ha speculato sulle aspettative maturate, di chi continua a utilizzare questa terra come mezzo e non come fine.