Centri di accoglienza: la nota della Cgil campana e beneventana

Redazione
Centri di accoglienza: la nota della Cgil campana e beneventana

Riceviamo dalla Cgil Campania – Cgil Benevento e pubblichiamo

“Per la Cgil Campania e la Cgil di Benevento oggi si scrive una bella pagina di giustizia. Esprimiamo grande soddisfazione per l’operazione della magistratura e della polizia di Stato che ha scoperto un sistema illegale di gestione dei centri di accoglienza per immigrati in provincia di Benevento. Come Cgil di Benevento nel 2015 abbiamo portato all’attenzione della procura con esposti e denunce le condizioni degradate in cui erano costretti a stare gli immigrati nei vari centri presenti sul territorio sannita. Sono state portate alla luce le carenti condizioni igieniche in cui versavano le strutture di accoglienza, a volte anche con scontri con i gestori dei centri, i quali facevano molta resistenza nel far entrare e visionare le strutture. Siamo contenti, per il lavoro svolto dalla Polizia di Stato, abbiamo avuto fiducia nella giustizia, anche quando qualcuno provava ad affermare che avevamo mollato perché eravamo stati zittiti. Eravamo convinti delle nostre idee e del nostro operato, oggi possiamo dire che il lavoro ed il crederci paga sempre. Per una Organizzazione come la nostra, poter restituire ai più deboli, dignità e libertà, ci da la forza per continuare il nostro operato e per continuare a sostenere che le cose che non vanno debbano essere denunciate, a noi non è mai piaciuta l’indifferenza, noi abbiamo sempre scelto da che parte stare, dalla parte dei più deboli, degli ultimi, di chi non ha voce. Non faremo mai un passo indietro, andremo sempre diritti verso i diritti e le tutele. Tale operazione, ha messo in luce il sistema illegale che c’era dietro la gestione degli immigrati. Si auspica un ripristino immediato della legalità nella gestione dei centri di accoglienza, per garantire dignità agli immigrati, per un sistema PULITO, ed anche per salvaguardare quegli operatori onesti che in questi anni hanno sempre gestito le strutture nel rispetto delle regole e della dignità, sia dei lavoratori che prestavano la loro opera nei centri sia degli immigrati presenti nei centri.”