Centro medico Erre: No allo sciacallaggio mediatico
Riceviamo e pubblichiamo.
“Garantire ai dipendenti il posto di lavoro è la nostra priorità. Stiamo adoperandoci per questo. Occorre però precisare, per una corretta informazione ed evitare sciacallaggio mediatico di giornalisti poco informati, che i dipendenti che vantano un arretrato di 12 mensilità – non continuative ma accumulatesi nel corso di almeno tre anni- sono la minoranza. La ripartizione in percentuale della somma ricevuta dell’ASL, al netto dei pignoramenti degli stessi dipendenti che oggi manifestano, è stata calcolata sull’importo spettante quale arretrati ai dipendenti. E’ evidente, anzi oserei dire lapalissiano, che chi si è visto accreditare 200 euro evidentemente aveva già riscosso gli arretrati e poco “avanzava” dalla nostra azienda. Ci pare poco avveduto chi, soprattutto se giornalista, scrive o manifesta senza informarsi. Detto ciò ribadiamo che il nostro impegno prioritario di questo giorni è impregnato alla salvaguardia del loro posto di lavoro.
il presidente del CDA
Pasquale Razzano”
Nota della redazione. Il presidente Razzano deve spiegare a chi si riferisce quando parla di “sciacallaggio mediatico da parte di giornalisti poco informati”. Evidentemente, il presidente del Cda non ha parlato con i suoi lavoratori o i rappresentanti sindacali. Se questi, infatti, affermano il falso quando scendono in piazza a manifestare dovrebbe portarli in tribunale per tutelare il buon nome dell’azienda che presiede. Ricordando, però, una basilare regola di economia: i lavoratori prestano la propria opera e in cambio ricevono il salario. Se questo manca, allora la colpa non è dei “giornalisti sciacalli” i quali hanno un solo obbligo: riportare i fatti.