Cervinara: Addio Umberto, sarai sempre con noi
Cervinara. Per noi che eravamo più piccoli, quella di Umberto Monetti ci sembrava una generazione dirompente. Grazie a “quei ragazzi” nati dal 1950 in poi, anche Cervinara visse un periodo di grande effervescenza, un vero e proprio momento di liberazione, che, forse, segnò lo spartiacque dalla civiltà contadina.
Dagli inizi degli anni Settanta in poi, i giovani diventarono protagonisti anche a Cervinara, impegnandosi in numerose attività. Tra quelli c’era Umberto Monetti, che aveva tre grandi passioni: al primo posto lo studio serio ed appassionato, perché aveva il sogno, coronato con successo, di diventare medico, al secondo ex aequo, il calcio e la politica. Anche in queste due attività eccelleva, ma nella vita arriva il momento delle scelte e lui optò per lo stetoscopio.
Del resto, per Umberto Monetti quella del medico non era una professione, ma una missione per coniugare il suo fervore politico. Era comunista, formato nella Fgci degli anni Settanta, quando grazie a Berlinguer si iniziarono a mettere in dubbio i dogmi. Una cosa, però, era chiarissima, chi aveva gli strumenti doveva aiutare i più deboli.
Così ha fatto Umberto sino a quando ha iniziato una lotta dura contro una terribile malattia Non si è mai arreso, ma alcune battaglie non si possono vincere. Il dottore Umberto Monettj, però, anche se è andato via in modo prematuro, lasciando i suoi familiari ed i suoi amici nel dolore e nello sconforto, ha vinto la guerra con la vita, arricchendo tutti coloro che ha incontrato. Ti sia lieve la terra.
Peppino Vaccariello