Cervinara, agguato per motivi passionali: tre denunce
Ad una prima ricostruzione dell’agguato di questa notte a Cervinara, la criminalità organizzata non c’entra. Interrogando in modo approfondito il giovane, scosso per lo spavento preso, i militari scoprivano che questo si era recato nella zona industriale poiché avrebbe dovuto incontrarsi con una donna, risultata estranea alla vicenda, cui era stato in precedenza legato da relazione sentimentale. All’esito di una nottata di indagini i Carabinieri ricostruivano che il ragazzo era stato attratto con l’inganno a recarsi sul posto dal marito della donna il quale, utilizzando un noto social network, si era sostituito alla coniuge verosimilmente promettendogli una notte di passione. In realtà all’incontro, fungendo da esca, si presentava la sorella del marito geloso la quale induceva così la giovane vittima ad avvicinarsi con la propria macchina. A quel punto l’uomo, 38enne originario della provincia di Caserta, lo speronava con la propria autovettura per poi esplodere al suo indirizzo tre colpi a salve con una pistola scacciacani. Le indagini dei Carabinieri accertavano che questi aveva agito congiuntamente al cognato, un 35enne cervinarese già noto alla polizia. L’arma utilizzata per compiere il gesto, una riproduzione di pistola Beretta privata del tappo rosso, veniva rinvenuta presso l’abitazione della donna che aveva funto da esca, una 39enne residente nella vicina provincia sannitica, e consentiva ai carabinieri di delineare a carico dei tre un quadro gravemente indiziario che ne portava al deferimento in stato di libertà.