Cervinara. Airoma, schiena dritta e cuore grande
Cervinara. Airoma, schiena dritta e cuore grande. Schiena dritta e cuore grande è stata questa l’ultima raccomandazione che il Procuratore della Repubblica di Avellino ha rivolto agli studenti di Cervinara. Una mattinata di impegno non formale, di partecipazione autentica con un relatore che ha conquistato i ragazzi.
Nel comitato per l’ordine pubblico, seguito all’omicidio di Nicola Zeppetelli del 19 febbraio scorso, Il capo della Procura della Repubblica di Avellino, Domenico Airoma, aveva chiesto al sindaco di Cervinara, l’avvocato Caterina Lengua di incontrare i ragazzi delle scuole del paese.
Airoma in Valle Caudina
Il Procuratore si era già occupato di Valle Caudina, quanto da magistrato presso la Dda aveva svolto indagini contro il clan Pagnozzi. Il sindaco ha accolto subito il suo invito ed insieme alla dirigente scolastica dell’istituto Omnicomprensivo Francesco De Sanctis hanno organizzato l’incontro- convegno che ha avuto per tema: La legalità non è molto. E’ tutto.
I lavori sono stati moderati da Nico Battista, capo della redazione di Avellino de Il Mattino ed hanno visto la partecipazione oltre che della prima cittadina e della dirigente Marro anche del procuratore agli studi di Avellino Rosa Grano.
Ma, in questo caso davvero tutti hanno atteso le parole del Procuratore Airoma che si è lasciato andare anche a ricordi personali. Come quello di due suoi compagni di scuola uccisi dalla camorra perché affiliati. O di un compagno di giochi che un giorno trova nella gabbia dei detenuti per un processo.
Alla domanda se avesse o meno paura ha voluto sottolineare che lui comunque viene protetto dallo stato con una scorta e ci sono ancora tante persone coraggiose come i commercianti che non pagano il pizzo o chi denuncia che non ha queste protezioni.
L’esempio di Airoma
Una chiamata alle armi per quei cittadini di domani che si stanno formando tra i banchi delle scuole superiori di Cervinara. Airoma ha inteso fornire un esempio che si scosta da quello propinato dalla filosofia di Gomorra e lo ha fatto nel giorno in cui si ricordano tutte le vittime delle mafie. Con l’auspicio che possa essere una primavera vera anche per la Valle Caudina.