Cervinara alza bandiera bianca, vincono i barbari
Cervinara alza bandiera bianca, vincono i barbari. Siamo alle solite. Anche questa mattina, come avviene sempre, qualcuno ha dato fuoco a oggetti di plastica e ad altre schifezze a ridosso della prima curva che porta in località Coppola nel comune di Cervinara. Nessuno si stupisce più. Gli abitanti della frazione Salomoni, sino in via Casino Bizzarro, si tappano dentro e chiudono porte e finestre.
La vittoria dei barbari
Alla fine, si può affermare, senza che nessuno ci possa smentire , che hanno vinto loro. Hanno vinto i barbari, quelli che possono fare ciò che vogliono sulle montagne di Cervinara.
Da anni segnaliamo questa assurda situazione, indegna di qualsiasi paese civile. La denunciamo, pubblicamente, con tanto di foto e testimonianze. L’ odore acre e nauseabondo della plastica bruciata non ve lo possiamo riportare.
A fronte di questo, però, a fronte di tante persone prese in ostaggio nessuno interviene. Primi fra tutti i carabinieri forestali che hanno una stazione nel comune di Cervinara. Ma sembra che a loro tutto questo non interessi minimamente.
Così vincono i barbari, gli avvelenatori, quelle persone che sfregiano l’ambiente e rendono la vita durissima a chi rispetta le regole. Cervinara, anche su questo fronte, alza bandiera bianca, si arrende alla prepotenza e alla inciviltà.
E se i carabinieri forestali non individuano questi untori che, ogni santo giorno bruciano schifezze, nessun rappresentante politico sente il dovere di alzare la voce e chiedere controlli seri e serrati perchè la montagna non può essere considerata terra di nessuno.
Cervinara arretra
Cervinara preferisce tacere, preferisce arrendersi ai barbari e alzare bandiera bianca. In questo modo l’inciviltà continua ad avanzare e a travolgere tutto. Metro dopo metro sta conquistando ogni spazio. A breve l’unica legge che si dovrà rispettare nel centro caudino sarà quella del più forte.
Sembra una visione catastrofica ma ha basi concrete. Le regole oramai sono veramente pochi a rispettarle, in montagna come in paese. Chi lo fa, chi rispetta la legge ed il vivere civile deve assistere ad una mortificazione quotidiana. Ed, intanto la plastica continua a bruciare.