Cervinara, amminsitrative: scendono in campo i Marro Boys?
Cervinara. E’ stato sufficiente vedere le loro facce stampate sui manifesti per insinuare il sospetto. Così, I Marro boys, da testimonial di una importante campagna mediatica contro femminicidi e violenze sulle donne, si sono trasformati nei primi sei componenti di una lista per le elezioni comunali del 2020.
Ci permettiamo di chiamarli “Marro boys” per profondi vincoli di parentela e per solidi rapporti di amicizia, non certo per offenderli. Naturalmente, la lista avrebbe anche il candidato sindaco che sarebbe l’ideatrice della campagna mediatica, ossia, la dottoressa Anna Marro, delegata del primo cittadino Tangredi ai servizi sociali. Da sempre, Cervinara è un paese sospettoso, dove, spesso conta più “il si dice” che la realtà dei fatti. Questa volta, però, i complottisti hanno preso una sonora cantonata.
I Marro boys: Marcello Casale, docente e sportivo; Giuliano De Angelis, docente e musicista; Bruno Fierro, parcheggiatore; Raffaele Marro, studente; Alessandro Russo, farmacista ed Angelo Vaccariello, giornalista e docente, ci hanno messo la faccia, nel vero senso della parola. Senza alcun secondo fine. Hanno sposato l’idea di questa campagna perché l’hanno giudicata importante e costruttiva.
Allo stesso tempo, la dottoressa Marro, nell’affrontare una questione così seria, non si sarebbe mai permessa di sposarla per secondi fini e per eventuali ricadute politiche. Certo, il paese è sospettoso, lo è ancora di più quando si avvicinano le elezioni, ma non bisogna esagerare.