Cervinara: caos negli uffici dell’Asl
Cervinara. “Prima di venire in ufficio, informatevi se il personale è in permesso”.
Sarebbe il caso di esporre questo cartello al presidio sanitario dell’Asl di Cervinara. Purtroppo, c’è poco da ridere o da sorridere.
Purtroppo siamo di fronte all’ennesimo disservizio che si registra in questo ufficio che dovrebbe, forse più di tanti altri, fornire all’utenza un’attenzione particolare. In questi giorni, tante persone si stanno recando a scegliere il medico: senza questa scelta, per loro sarà impossibile avere un minimo di assistenza.
Ebbene, coloro che si sono recati questa mattina presso gli uffici di via dei Monti, non hanno potuto effettuare questa scelta. Poco importa se avevano dovuto sacrificare un giorno di ferie o erano venuti da fuori paese. Oggi, martedì 12 novembre, in orario di ufficio al presidio Asl di Cervinara, non è stato possibile scegliere il medico di famiglia.
Per un motivo molto semplice, la persona addetta a questa mansione era in permesso. Nulla da eccepire su questo, ci mancherebbe altro. Ogni lavoratore, pubblico o privato che sia, ha diritto ai permessi previsti dalla legge, che può prendere rispetto ad una pianificazione del lavoro nella struttura dove è impiegato.
Ma, ci chiediamo, è mai possibile che al presidio di Cervinara, ci sia una sola persona in grado di sbrigare le pratiche per la scelta del medico? Non pensiamo possa essere così e proprio per questo ci chiediamo ancora, chi dirige il presidio conosce queste criticità e se le conosce perchè non risolve il problema?
Chi lavora in una struttura sensibile come un’azienda sanitaria o un’azienda ospedaliera, soprattutto chi ha ruoli di dirigenza dovrebbe conoscere meglio degli altri i problemi delle persone che si rivolgono a loro. Non è possibile trovare un muro di gomma, non è tollerabile il menefreghismo. La struttura deve funzionare al meglio. Sappiamo che al presidio di Cervinara lavorano persone che danno anche il cuore e sono in grado di superare i mille intoppi burocratici. C’è, però, chi ignora problemi ed esigenze del bistratto cittadino.