Cervinara: Catello Maresca, una vita blindata con il sorriso sulle labbra
Cervinara: Catello Maresca, una vita blindata con il sorriso sulle labbra. Ha fatto condannare cinquemila camorristi, un vero e proprio esercito di uno delle organizzazioni criminali più potenti e pericolose al mondo, il clan dei casalesi.
Una vita blindata
Per questo motivo lui ed i suoi familiari vivono sotto scorta. E, quasi si scusa quando pensa ai suoi cari costretti a vivere in un certo modo. Per adempiere sino in fondo alle sue mansioni di magistrato ha perso completamente l’infanzia dei suoi primi due figli. E se ne è reso conto solo quando ha visto un docufilm sulla sua persona.
Questo è Catello Maresca, il magistrato insignito dal premio legalità della Proloco Angelo Renna di Cervinara, nell’ambito della manifestazione Mai più.
Parole e musica per dire per sempre No ad ogni forma di violenza che si è svolta in piazza Joffredo a Cervinara, luogo simbolo di dolore e sofferenza.
La Proloco, l’associazione Futura, l’associazione Capannone motorshow con gli amici di Joffredo di Nicola Zeppetelli, in collaborazione con l’amministrazione, comunale, hanno organizzato questa sorta di maratona pacifica.
Il magistrato, prima di ricevere il premio, è stato intervistato pubblicamente dal nostro direttore Peppino Vaccariello, davanti ad una bella cornice di pubblico.
I saluti istituzionale sono stati portati dalla presidente della Proloco Mimma Befi e dal sindaco di Cervinara Caterina Lengua. Tutti hanno ascoltato le parole di Maresca che, con estrema semplicità, parlando di cose concrete, tra cui la sua esperienza, ha conquistato il pubblico.
Un ragionamento ad ampio respiro rivolto soprattutto ai giovani e alle diverse criticità che attanagliano questa generazione che viene fuori dalla pandemia e si prepara ad affrontare tempi che si annunciano non certo semplici.
Partecipazione empatica e spontanea
Maresca con Cervinara ha un rapporto di profondo affetto. E’ molto legato ai fratelli Iuliano, titolari dell’omonima macelleria e del ristorante La Loggia. La sua partecipazione, quindi, è stata empatica e spontanea.
Un’empatia subito avvertita dalla platea, che ha saputo conquistare anche con modo di parlare esplicito e senza fronzoli. Da come si sono messe le cose, appare molto probabile che la collaborazione con la Proloco possa continuare anche in futuro.
Intanto, deve essere fatto un plauso a tutti gli organizzatori per aver organizzato, l’ultimo fine settimana di agosto, una manifestazione che serve anche a far riflettere.