Cervinara: Cioffi attacca sull’amento delle indennità di sindaco, vice sindaco e assessori
Cervinara: Cioffi attacca sull’amento delle indennità di sindaco, vice sindaco e assessori. Cari cittadini, il rimpasto o meglio il pasticcio politico attuato dall’amministrazione Lengua somiglia sempre di più all'”Ancien régime” ed inizia a dare i suoi primi, infausti frutti: un aumento sconsiderato delle indennità del Sindaco, del Vicesindaco e degli assessori! Lo sostiene l’avvocato Raffaella Cioffi in un comunicato stampa
Con la determina n. 57 del 24 Gennaio 2024 pubblicata sull’albo pretorio, le indennità di Sindaco, Vicesindaco ed assessori sono state praticamente raddoppiate, tranne per coloro che percepiscono già uno stipendio statale, che dovranno “accontentarsi” solo di 900 euro al mese, mentre per gli assessori che non siano anche dipendenti pubblici lo stipendio passa da circa 860 euro mensile a ben 1800 euro mensili! Il Sindaco ed il Vicesindaco dovranno poi “accontentarsi” di un’indennità che, nel primo caso, passa da circa 2.700 al mese a ben 4.000 euro, mentre l’indennità Vicesindaco da 1.200 euro circa viene portata ad euro 2000 mensili.
E’ palese l’impronta politica di questa amministrazione, la quale, in un momento in cui l’inflazione colpisce sempre più le famiglie di Cervinara, non si preoccupa di destinare ulteriori risorse per il sociale, non aumenta i fondi destinati agli aiuti alimentari, non mette in campo alcuna iniziativa di solidarietà per le famiglie in difficoltà, neanche in occasione del Natale, e per le famiglie con figli, non si preoccupa di agevolare le spese per la mensa scolastica per i bambini, nè di migliorarne la qualità, ma si preoccupa unicamente della propria qualità della vita, del proprio benessere, del proprio tornaconto.
Sebbene questi aumenti siano stati disposti con Legge del Governo, ed anche su questo vi sarebbe molto da discutere, ben avrebbe potuto questa amministrazione decidere di destinare le risorse stanziate per iniziative a favore della cittadinanza.
Ma oramai è palese, nel nostro Comune assistiamo alla “presa della Bastiglia”, solo che a differenza del 14 luglio 1789 non sono i cittadini ad occupare le Istituzioni, ma un gruppo ristretto di persone, ormai non più legittimato dal voto popolare, che ha fatto del privilegio, dell’esercizio spregiudicato del potere e dell’interesse proprio, il “leitmotiv” di questa amministrazione, conclude Il Consigliere Comunale l’Avv. Raffaella Cioffi.