Cervinara: comune con l’addizionale IRPEF più bassa e resta l’esenzione per i redditi sino a 7.500 euro, il sindaco Lengua la disinformazione elettorale
La prima cittadina ha fatto il puinto rispetto alle accuse dei consiglieri indipendenti
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Cervinara: comune con l’addizionale IRPEF più bassa e resta l’esenzione per i redditi sino a 7.500 euro, il sindaco Lengua la disinformazione elettorale. La storia, anche recente, ci insegna che una delle tecniche di svuotamento della democrazia, a tutti i livelli, è quella della disinformazione e della falsificazione dei dati che confondono la pubblica opinione e costringono gli interlocutori a perdere tempo per chiarire dati ed aspetti rilevanti. E’ quanto dichiara il sindaco di Cervinara su un comunicato stampa riguardante le aliquote Irpef.
Dispiace constatare, per l’ennesima volta, che questa tecnica venga portata avanti con pervicacia anche a livello locale e sempre dalle stesse persone, con l’unico obiettivo di minare la credibilità della nostra Amministrazione e con la infondata speranza di racimolare qualche voto.
A costoro sentiamo di ribadire che la nostra Amministrazione, da subito, ha accettato la sfida della trasparenza e del rispetto delle procedure, dell’attenzione alle istanze dei cittadini, dei risultati concreti, del bene comune, in definitiva della buona amministrazione.
Muovendo da questa consapevolezza, ci vediamo costretti ad intervenire per chiarire un fatto assai significativo : coloro che, con riguardo alle aliquote dell’addizionale IRPEF, parlano di colpo dato alle fasce più deboli o non hanno studiato o sono in mala fede.
NON corrisponde in alcun modo al VERO che la giunta comunale ha eliminato la fascia di esenzione. Una lettura attenta e, soprattutto, sorretta da onestà intellettuale, avrebbe consentito di verificare che la nostra Amministrazione ha mantenuto ferma anche per il 2025 la soglia di esenzione per i redditi sino a 7.500 euro ( pensionati al minimo, lavoratori saltuari, precari ecc).
Una scelta di grande attenzione verso le fasce più deboli che difficilmente si può riscontrare in altri comuni. Infatti, da una ricerca condotta su gran parte dei comuni della provincia di Avellino e Benevento ( analogo discorso vale per tutti gli altri comuni della Campania) emerge che Cervinara è il comune con l’aliquota più bassa.
Tutti i comuni, anche a noi limitrofi, hanno adottato l’aliquota unica dello 0,80% e SENZA esonero alcuno. Il nostro è l’unico comune a poter vantare un’aliquota non solo bassa ma scaglionata, nonostante l’aumento del costo delle materie prime e dei servizi e la riduzione dei trasferimenti statali. È bene ricordare che l’addizionale serve a finanziare i servizi ai cittadini.
Con la delibera n.12 del 18 febbraio u.s., da sottoporre all’approvazione del consiglio, la giunta ha semplicemente uniformato gli scaglioni di redditi dell’addizionale IRPEF a quelli previsto dallo Stato, accorpando il primo scaglione al secondo che arriva così fino a 28.000 euro di redditi e fissando la relativa aliquota allo 0,40% ( esattamente la metà dell’aliquota unica degli altri comuni di 0,80%).
Trattandosi di imposta progressiva, crescente al crescere del reddito, l’incremento massimo individuale applicato al primo scaglione ( per i redditi che da 0,20% passano a 0,40%) ammonta a 30 euro all’anno, dunque un 1,50 al mese, ovvero 5 centesimi di euro al giorno. Tutto qua. Insomma, una tempesta generata in un bicchiere di acqua conclude il sindaco Caterina Lengua.