Cervinara: consiglio comunale rovente sull’apertura del nuovo centro di accoglienza per minori stranieri

E' stata un'assemblea rovente con accuse reciproche

Redazione
Cervinara: consiglio comunale rovente sull’apertura del nuovo centro di accoglienza per minori stranieri

Cervinara: consiglio comunale rovente sull’apertura del nuovo centro di accoglienza per minori stranieri. Accuse incrociate, allusione, neanche troppo velate, letture di chat personali, risalenti a quasi due anni fa, richieste non esaudite, urla, aula abbandonata  e tanto altro ancora. Questo è andato in scena nell’ultimo consiglio comunale di Cervinara prima della pausa estiva.

Un’assemblea rovente, non certo per le condizioni climatiche, ma per i temi trattati, con una nutrita partecipazione di cittadini, che il presidente Maria Bianco ha dovuto faticare per far mantenere a tutti un comportamento corretto.

Non poteva essere diversamente.  Non certo per l’ordine del giorno ma per la vicenda dell’apertura della comunità educativa, Giovani Vite, sollevata dal nostro giornale con un articolo di domenica 27 luglio e con una botta e risposta, tra la responsabile della struttura ed il nostro direttore, riportato in un secondo articolo il giorno successivo.

Per comunità educativa si intende una struttura che dovrà ospitare minori stranieri non accompagnati, che dovranno essere avviati, si spera,  ad una forma di integrazione.

I primi sono già arrivati e, nei prossimi giorni, ne arriveranno degli altri. Questa struttura sorge in via Matteo Renato Imbriani, a poche centinaia di metri da una prima che è stata aperta nell’agosto del 2023, sempre nel pieno centro cittadino.

E’ così, i consiglieri di minoranza, prima dell’inizio dell’esame dell’ordine del giorno hanno chiesto delucidazioni al sindaco e alla giunta.  A rispondere è stata direttamente il sindaco Caterina Lengua che ha tenuto a precisare le autorizzazioni, in questo caso un cambio della destinazione d’uso dell’immobile e tutte le altre, di via Matteo Renato Imbriani, vengono concesse dagli uffici e la politica non ha nessun poter sui funzionari che applicano la legge. “Gestione politica e gestione amministrativa, devono restare separati, ha tenuto a sottolineare la prima cittadina”.

Stessa impotenza per quanto riguarda le decisioni della Prefettura.

Incalzata dagli interventi dell’ex sindaco Tangredi e dei consiglieri Bizzarro, Carofano e Raguzzi, Lengua ha anche sottolineato, senza fare nomi, che qualche consigliere poteva fare interlocuzione con i proprietari  per evitare che l’immobile potesse essere dato in locazione.

A sua volta, però, Filuccio Tangredi ha assicurato di essere a conoscenza della mediazione di un consigliere di maggioranza per trovare un accordo per la locazione dell’immobile dove si trova il primo centro di accoglienza. Neanche lui ha voluto fare i nomi, nonostante l’invito del sindaco. Ha tenuto solo a precisare che l’attuale primo cittadino non sta favorendo l’integrazione ma l’invasione di Cervinara.

Non è mancata la lettura di una chat privata tra il sindaco Lengua e l’allora assessore Giovanni Bizzarro per quanto riguarda l’incontro in Prefettura perorato dallo stesso ex assessore, al quale, però, decise di non partecipare.

Come non parteciparono gli altri consiglieri di minoranza che, però, hanno accusato la Lengua di non essere stati invitati mentre il sindaco assicura di aver inviato gli inviti via pec.

Infine, un altro curioso siparietto si è tenuto tra Filomena Carofano del gruppo Cervinara ha bisogno di te e Domenico Cioffi capogruppo di Noi e Cervinara. Carofano ha chiesto di invertire l’ordine del giorno per ascoltare proprio Cioffi e le proposte che ha fatto all’amministrazione che continua a reggersi grazie all’appoggio suo e del consigliere Luca Sellitto.

I due, però, hanno votato contro l’inversione dell’ordine del giorno.  E nel botta e risposta tra Tangredi e Cioffi quest’ultimo ha deciso di abbandonare l’aula.

Dopo poco il consiglio è terminato. Ma appare evidente che è iniziata, anche in modo cruento, la campagna elettorale.