Cervinara, coronavirus, Monetti: il cittadino e la salute

Redazione
Cervinara, coronavirus, Monetti: il cittadino e la salute

Riceviamo dall’avvocato Dimitri Monetti e pubblichiamo

“Da tempo stiamo sollecitando il rispetto integrale dei protocolli ufficiali, suggerendo l’iter da seguire , così come imposto dagli organi governativi. Ebbene, si tenta di distorcere le azioni di chi si preoccupa della saluti di tutti, nessuno escluso.

Chi ha il dovere e la responsabilità di tutelare la salute pubblica non può nascondersi dietro proclami e sterili polemiche, intrise di offese gratuite e ridicole. Tutti possono avere dei limiti, ma appare semplice procedere seguendo le linee guida.

Dicevo, è da settimane che suggeriamo di richiedere tamponi quantomeno ai probabili cittadini a rischio, nel loro e nel nostro interesse. Uno screening a chi è rientrato dal nord e ai loro familiari (330 persone) sarebbe utile.

Assistiamo a delle dirette in cui si annuncia l’effettuazione di tamponi e poi dopo una settimana non se ne conosce il risultato. Alcuni esiti si comunicano con un lungo intervallo, vuoi perchè ci sono ritardi negli esiti o perchè possono smarrirsi gli stessi tamponi.

Alla ASL abbiamo richiesto la massima attenzione sul nostro territorio a tutela della salute di tutta la popolazione, che si sente smarrita ed avverte, accusando la propria impotenza in questo momento storico.

Ebbene, la esemplare denuncia del nostro sfortunato concittadino, rimasto per ben 35 giorni senza tampone, nonostante lo abbia più volte richiesto, ha costretto la ASL di Avellino ad aprire una inchiesta per negligenza (speriamo) degli organi preposti ad eseguire il protocollo imposto. Sicuramente ci sarà anche una inchiesta da parte della magistratura e della Guardia di Finanza, per le loro rispettive competenze.

Non possiamo più asssitere passivamente ad uno stillicidio di notizie, centellinate, di nuovi casi di positivi – a cui va la nostra vicinanza ed il nostro rispetto, nonche il nostro augurio di pronta guarigione – con l’insorgere di casi di asintomatici, che da sempre abbiamo denunciato, e che potrebbero diventare un rischio per tutti.

E’ il momento della responsabilità, dell’impegno comune verso un nemico comune, senza voler interpretare maliziosamente inesistenti attacchi, bensì imporre uno sforzo poderoso di comuni energie , per mettere in campo tutti i mezzi e le soluzioni tese alla tutela della collettività.

I ritardi atavici cui si assiste oltre a far emergere i limiti , preoccupano noi cittadini che , da par nostro, stiamo contribuendo e senza vantaggi, a migliorare gli sforzi di ognuno verso una unica direzione : quella della difesa della salute di ognuno e di tutti.

Un abbraccio virtuale affettuoso ai guariti e soprattutto ai contagiati ed alle loro famiglie, con la certezza che presto festeggeremo tutti insieme il ritorno alla normalità.