Cervinara: dopo una vita di lotta contro la criminalità organizzata scatta il momento del riposo per l’assistente capo Antonio Lanzillo

Oggi ha salutato i colleghi ed i magistrati

Redazione
Cervinara: dopo una vita di lotta contro la criminalità organizzata scatta il momento del riposo per l’assistente capo Antonio Lanzillo

Cervinara: dopo una vita di lotta contro la criminalità organizzata scatta il momento del riposo per l’assistente capo Antonio Lanzillo. Dopo 38 anni e cinque mesi di servizio effettivo è giunto il sacrosanto momento del riposo per l’assistente capo di polizia Antonio Lanzillo di Cervinara. E’ uno di quei silenziosi servitori dello stato che diventano fondamentali per garantire legalità e e giustizia.

Non a caso, negli ultimi trenta anni dietro tante indagini della direzione distrettuale antimafia di Napoli c’è tanto suo lavoro. Si tratta di indagini importanti come, ad esempio, la sanguinosa faida di Scampia e la lotta contro il clan dei Casalesi. Una vita a contrastare la camorra e a seguire le sue incredibili trasformazioni e rinascite. La manovalanza criminale e assassina da un parte e dall’altra le organizzazioni che investono in attività economiche ed imprenditoriali sino ad arrivare all’alta finanza.

Antonio Lanzillo entra in polizia nel 1987. Dopo il corso a Cesena viene assegnato alla Questura di Milano dove. Praticamente, si fa le ossa. A marzo del 1990 viene assegnato alla Digos presso la questura di Napoli dove, per circa quattro anni, si occupa di antiterrorismo, intelligence, scorte a personalità politiche, militari ed imprenditoriali nazionali ed internazionali, attività di polizia giudiziaria.  A marzo 1994 viene aggregato e poi assegnato definitivamente alla Dda della Procura della Repubblica di Napoli.

Alla Dda inizia a collaborare con il sostituto procuratore  Giovanni Corona. Riesce a conquistare la massima fiducia del magistrato ed insieme collaborano  in numerosissime indagini di criminalità organizzata riguardanti i conflitti per l’egemonia del controllo dei territori delle aree geocriminali di Napoli e provincia.

Le inchieste si sono  concluse con condanne a pene severe e numerosissimi ergastoli.-

Stessa cosa succede quando viene  assegnato all’ufficio del  di Liana Esposito. Collabora in numerose indagini riguardanti soprattutto il clan dei “Casalesi” definite con numerose severe condanne ed ergastoli e in delicate indagini riguardanti la criminalità organizzata egemone nell’area vesuviana.

Benvoluto e stimato da tutti gli avvocati del distretto e da tutti i colleghi della Guardia di Finanza e dai Carabinieri, con i quali ha collaborato in tutto il periodo di lavoro alla DDA di Napoli. Oggi  Antonio ha salutato i colleghi ed magistrati con un buffet con il catering curato da una famosa pasticceria napoletana. All’assistente capo di polizia Antonio Lanzillo giungano i complimenti e gli auguri anche dal direttore e dalla redazione de Il Caudino.