Cervinara: è morto Ciro Cirillo

Redazione
Cervinara: è morto Ciro Cirillo
Cervinara. Si è portato nella tomba tanti segreti. A 96 anni si è spento Ciro Cirillo, per lui, allora assessore regionale ai lavori pubblici, la Democrazia Cristiana fece ciò che, invece, rifiutò fermamente per Aldo Moro.
La Dc con pezzi dello Stato per ottenere la sua liberazione trattò con le Brigate Rosse. Cirillo fu sequestrato dal nucleo napoletano della Br il 21 aprile del 1981. Proprio in quel periodo, da assessore e presidente della commissione che gestiva tutti gli appalti legati al terremoto del 1980, erano stati assegnati i primi lavori miliardari. Durante il rapimento ci fu anche un conflitto a fuoco: furono uccisi l’agente di scorta Luigi Carbone e l’autista Mario Cancello, e venne gambizzato il segretario di Cirillo, Ciro Fiorillo.
La Democrazia Cristiana decise di trattare e di avere come mediatore Raffaele Cutolo, capo incontrastato della Nuova Camorra Organizzata. Cutolo ottenne il rilascio, facendo pagare un riscatto di due miliardi di lire alla Democrazia Cristiana. Naturalmente chiese in cambio una contropartita dallo Stato. Su quegli episodi non si è mai fatta veramente luce. Cirillo nel 2001 dichiarò di aver scritto tutta le vicende relative alla trattativa in un memoriale, consegnato ad un notaio. Ma, poi smentì tutto. I segreti relativi alla trattativa ed al suo rilascio, probabilmente, erano a conoscenza anche dell’avvocato Errico Madonna, freddato, nella sua Cervinara, l’otto ottobre del 1993. Madonna era il consigliori di Cutolo e, quindi, doveva essere a conoscenza di tante cose. Forse, lo stesso Cirillo avrebbe potuto dare una mano agli inquirenti per far luce sull’omicidio che, ricordiamo, a quasi 24 anni dal suo compimento non è stato mai svelato. Non si conoscono i nomi degli esecutori che comparvero dal nulla e sparirono nella notte, e non si conoscono i presunti mandati. Chi conosce certamente la verità è don Raffaele Cutolo, il quale non parlerà mai. Non svelerà mai i segreti legati a Madonna, Cirillo e tante altre vicende oscure. Mentre, chi sta collaborando con la giustizia dal mese di ottobre del 2016 è Pasquale Scotti, detto o’ collier. Scotti è stato tratto in arresto dopo ben 31 anni di latitanza in Brasile.