Cervinara: Emigrazione, Antonio Sacco e Peter Cincotti

Redazione
Cervinara: Emigrazione, Antonio Sacco e Peter Cincotti

Cervinara. Antonio Sacco oggi avrebbe avuto 76 anni e potrebbe benissimo essere il nonno di un ragazzo dell’età di Peter Cincotti, che di anni ne ha 32. Ma Antonio Sacco è morto nell’inferno di una miniera in Belgio quando aveva appena 16 anni. È morto nella tragedia di Marcinelle 59 anni fa. Una tragedia tutta italiana in terra di Belgio.
Gli imbecilli da tastiera, i razzisti da social e gli xenofobi dovrebbero ricordare che anche il nostro è stato un popolo di migranti. Immaginate un ragazzino di appena sedici anni che lascia Pantanari per il Belgio e lì per 14 ore al giorno è costretto a scendere nelle viscere della terra. Gli Italiani erano carne da macello.
A loro erano destinati i lavori più duri e più umili, quelli che ti spaccano la schiena e ti fanno anche rischiare la vita. Tanto un italiano morto valeva come una bestia. Uno ne moriva e ne arrivavano altri mille. Bisognerebbe studiare per capire come venivamo indicati dalle popolazioni che ci davano un tozzo di pane.
Negli Stati Uniti, ad esempio, eravamo trattati alla stregua degli afroamericani e dei cinesi. Non a caso, Little Italy a New York, sorge accanto a Chinatwon. Oggi sono posti trendy ma all’epoca, parliamo dei primi anni del novecento erano dei quartieri molto malandati. Le case erano catapecchie, ma ogni stanza veniva pagata profumatamente. Non sappiamo le condizioni che hanno trovato i nonni di Peter Cincotti quando sono arrivati a New York, ma non dovevano essere diverse da quelle degli altri. Magari ce la faremo raccontare da lui, quando il 27 agosto verrà a Cervinara a ritirare la cittadinanza onoraria che il consiglio comunale gli concederà martedì 28 luglio. Cincotti è una star internazionale, ma ha origini cervinaresi. Sarebbe potuto essere il nipote di Antonio Sacco al quale nel 2010 è stata intitolata l’aula consiliare. Sacco e Cincotti sono due facce della stessa medaglia. Sono il frutto di un popolo di migranti e chi sbraita contro i disperati che ci chiedono aiuto, ricordasse che in un tempo, non tanto lontano, i disperati eravamo noi. (Immagine da web)

Peppino Vaccariello