Cervinara: esecuzione in via Roma, esplosi almeno 4 colpi di pistola
Un gravissimo fatto di sangue è avvenuto nella notte
Cervinara: esecuzione in via Roma, esplosi almeno 4 colpi di pistola. Almeno quattro colpi di pistola e sull’estate cervinarese piomba, ancora una volta, una cappa di violenza cieca che trasforma i luoghi della movida in qualcosa di estremamente pericoloso. Un uomo è stato ferito gravemente perché è stato attinto da diversi colpi di arma da fuoco, sparati a distanza ravvicinata.
Il gravissimo fatto di sangue è avvenuto nel pieno centro di Cervinara, in via Roma, luogo preferito della movida dei fine settimana. Sulla vicenda sono in corso indagini da parte dei carabinieri. A Cervinara si sono portati anche gli investigatori provenienti da Avellino.
Il ferimento è avvenuto durante la notte. A quanto pare, erano da poco passate l’una e trenta. In strada c’erano ancora diversi giovani che stavano assaporando la gioia di vivere di questo fine settimana di un caldissimo caldissimo mese di agosto. Non si conoscono i motivi del ferimento.
Probabilmente c’è stata un’accesa discussione ed uno dei due contendenti ha deciso di risolvere il diverbio esplodendo dei colpi di pistola. Il ferito è stato traportato d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale San Pio di Benevento mentre chi ha sparato si è dato alla fuga ed ora è attivamente ricercato dai carabinieri. Anche le immagini dell’impianto di videosorveglianza possono risultare determinanti per ricostruire tutte le fasi di questo fatto di sangue.
Nonostante l’ora, in via Roma c’erano ancora tantissimi giovani. All’improvviso, però, i quattro colpi di pistola hanno fatto scendere il gelo mentre l’asfalto di Cervinara si bagnava ancora una volta di sangue. Violenza sorda, armi, facilità nel trovarle e nell’usarle, droga che scorre a fiumi ed è usata da tutti. Da tempo denunciamo tutto questo ed Il Caudino chiede interventi radicali soprattutto con un potenziamento di organico delle forze dell’ordine.
Ma siamo sempre inascoltati e trattati come delle Cassandre. Coloro che ci additano e ci accusano di essere profeti di sventura, sono gli stessi che abbattono le mura per fare entrate meglio il cavallo di Troia.