Cervinara: “facciamo grande la nostra scuola”, il messaggio della dirigente Ippolito
Cervinara. Primo giorno di scuola. Si torna in classe, si rivedono vecchi amici e se ne conoscono di nuovi. Non manca l’emozione a la preoccupazione dei ragazzi, come non manca l’impegno dei docenti e di tutto il personale scolastico.
Questo è il messaggio di inaugurazione del nuovo anno della dirigente dell’istituto omnicomprensivo Francesco De Sanctis di Cervinara, Serafina Ippolito.
Cari studenti, cari docenti, genitori e nonni, caro personale di segreteria, collaboratori, tecnici e LSU,
cari tutti, vorrei augurare a tutti un buon inizio di anno scolastico.
Ero indecisa se quest’anno fare gli auguri canonici o lasciar stare e sottintenderli in un silenzio comprensivo di tensione e laboriosità.
Ogni anno, infatti, inizia ove si è terminato, senza interruzioni, poiché la Scuola non chiude, mai .
Per poter iniziare si deve aver preparato tutto, al meglio, almeno nelle intenzioni. Le scuole devono essere pulite, l’erba dei giardini tagliata, ci deve essere una sedia ed un banco per ogni studente, i docenti, le maestre devono essere nelle aule, almeno in buona parte, i collaboratori devono poter accogliere ed accudire i nostri studenti, la segreteria deve funzionare al massimo, i tecnici devono essere pronti per far funzionare i laboratori, i pulmini devono poter trasportare i bambini che abitano lontano.
Insomma un paese in movimento e tante attività, tutti tese ad un unico scopo : avviare nel migliore dei modi la Scuola, la nostra Scuola e garantire a tutti il fine ultimo, una buona istruzione, il successo formativo dei cittadini di domani!
Ma il lavoro di preparazione è solo l’inizio. Ora, da domani, tutti ma proprio tutti, dovranno dare il meglio di se’.
Dovremo garantire l’accoglienza e l’accudimento sicuro di tutti gli studenti, specie dei bambini e ragazzi che intraprendono un nuovo percorso- il primo anno di Infanzia, di Primaria, delle Medie, delle Superiori- per cui sono timorosi(insieme ai genitori che forse lo sono più di loro) e specie dei bambini che hanno bisogno di certezze e rassicurazioni poiché non sono molto fortunati con la salute o per le condizioni socio-familiari.
A questi ultimi bisogna dedicarsi con maggiore cura affinché, almeno la Scuola, sia da loro vissuta come luogo di gioia e di accoglienza, un luogo ove stare bene, ove ritrovare il sorriso, ove è piacevole andare e stare.
Lavoriamo anche quest’anno, ma ancora meglio, per rafforzare le positività, per migliorare le criticità. La Scuola ha bisogno della vicinanza e collaborazioni delle famiglie, ma senza pretese ed intromissioni, ha bisogno di docenti appassionati e motivati ma che abbiano scelto di insegnare e non per ripiego, ha bisogno di operatori sempre sorridenti ed accoglienti e non passivi o poco laboriosi, di un dirigente che sappia e possa seguire ogni attività e sia sempre pronto a sostenere e dirigere con saggezza e lungimiranza e che si spenda non solo per questioni urgenti o emergenze ma anche per le piccole, a volte tralasciate, necessità del singolo bambino o adulto e per i progetti proiettati nel futuro .
La nostra scuola è una grande scuola, non fosse altro che per la sua estensione, dall’Infanzia alle Superiori, 12 plessi, circa 1300 studenti e 250 operatori. Facciamola ancora più grande, noi tutti , con il nostro lavoro quotidiano, nient’altro ! Chi lavora nella scuola dovrebbe essere felice già, anche se a volte non lo sa ! Viva la Scuola ! Vi voglio bene !
la vostra dirigente