Cervinara: feste di paese e rispetto della sofferenza altrui
Riceviamo e pubblichiamo
“Scrivo alla redazione con l’intento di portare alla luce quanto accaduto la scorsa settimana nel nostro piccolo paese. Che questo possa farci riflettere su quanto i ritmi frenetici delle nostre vite ci stiano abituando a mancarci di rispetto e a calpestare i sentimenti altrui.
Sabato 22 settembre è venuta a mancare una donna di 59 anni, un’insegnante in servizio da decenni nelle scuole del nostro paese, colpita da un male incurabile. Per quei giorni era prevista la festa dei santi Medici Cosma e Damiano, che avrebbe dovuto svolgersi a pochi metri dall’abitazione della defunta. La festa è stata sospesa il giorno stesso in cui è avvenuta la tragedia, ma è ripresa il giorno seguente. Poco dopo le esequie, che hanno visto la commossa partecipazione di una grande fetta del paese, domenica 23 Settembre, in via San Cosma non è mancato nulla: fuochi d’artificio, canzoni, balli e tutto quanto solitamente contraddistingue una festa di paese. Mi chiedo e chiedo a quanti leggeranno questa lettera quanto poco rispetto ci sia per il dolore e la sofferenza altrui. Ad essere scomparsa è una persona, che per la comunità, per i suoi piccoli discenti ha speso l’intera vita, con una dedizione esemplare, non risparmiandosi mai. Sarebbe stato così difficoltoso spostare i festeggiamenti alla settimana successiva, visto che l’abitazione della donna è situata a pochi metri dal Santuario? Sarebbe stato così assurdo mostrare vicinanza alla famiglia, evitando loro di assistere a tali vivaci manifestazioni di allegria in un momento così delicato? Probabilmente è davvero scarsa l’importanza che diamo ai sentimenti umani, così esigua da non valere più dell’improrogabilità di qualche manifestazione calendarizzata”.
Lettera firmata