Cervinara, forza giovane ragazza: riprenditi e non perdonare!

Redazione
Cervinara, forza giovane ragazza: riprenditi e non perdonare!

Cara Maria,
(ti chiamo così con un nome di fantasia), ora è il momento di pensare a te. Hai corso un bel pericolo. Sei finita in ospedale, in una situazione critica. Hai rischiato qualcosa di veramente più grave. Fortunatamente, però, il tuo quadro clinico (come dicono i giornalisti bravi) è in via di miglioramento e tu non corri più pericolo di vita.
Le cicatrici fisiche saranno, con il tempo, rimarginate. Quelle emotive, quelle del tuo cuore, no. O, almeno, non tanto presto.
Non sapevi che sabato sera uscendo con lui, l’uomo della tua vita, e una tua cara amica avresti chiuso la serata in un ospedale accompagnata di corsa dal 118 dopo che tuo padre e tua madre avevano visto le tue condizioni. Non sapevi che una banale discussione sarebbe sfociata in una violenza inaudita. Il motivo della contesa? Che importa? Una parola fuori posto? Un messaggio? Gelosia? Lo sai tu e lui.
Eh, cara Maria, ma lui, quello che ti aveva promesso amore e rispetto, ha avuto una reazione terribile. E’ stata la prima volta? Anche questo lo sai tu o magari qualche tua amica vera. Vedi, però, è arrivato il momento che tu vada avanti; che lo tolga dal tuo cuore e continui per la tua strada. Sono convinto che è questa la parte più difficile, il peggior malanno da cui guarire. Perché vedi, piccola Maria, io so che tu lo ami davvero; so che a lui hai donato tutta te stessa. E so benissimo che nel tuo cuore tu vuoi mettere un punto e andare accapo magari ancora con lui. No, non fare questo errore. Non cedere alle tue emozioni. Sii ferma. Non lo devi fare per nessuno, ma solo per te stessa. Non devi permettere mai che qualcuno si senta autorizzato ad alzarti le mani addosso anche se tu hai commesso un errore, un qualsiasi errore. E allora che fare? Guarisci. Cerca di dimenticare e non perdonare.
Lascia che la giustizia faccia il suo corso e appena ti sentirai meglio prova a riprendere la tua vita in mano e a camminare da sola. Non fidarti di messaggi, richieste di scuse, telefonate. No. Certo: se potrai, non serbare rancore ma non devi perdonare. Perché perdonando lo assolvi, ma soprattutto assolvi la sua condotta. Il suo atteggiamento gli deve essere chiaro per sempre e dovrà capire che non può alzare le mani addosso a nessuno. Nessuno.
Infine, cara Maria, scusaci se abbiamo dato con tanta enfasi questa notizia. La Valle Caudina, però, è convinta di essere immune da certe situazioni; è convinta che “qui non può mai succedere”. Invece è successo. E succede in tante case dove molte donne non denunciano per “stare quieti” o perché “chissà poi che pensano”. Invece non dobbiamo stare quieti. Dobbiamo interrogarci e chiederci da dove arriva tutto questo.
Guarisci presto, giovane ragazza! (Immagine da web)

Angelo Vaccariello