Cervinara: Gino Brevetti torna a casa dopo il trapianto di rene
Un ritorno tanto atteso da tutta la comunità
Cervinara: Gino Brevetti torna a casa dopo il trapianto di rene. Poi arriva il momento tanto atteso, quello di tornare a casa. Di stringere forte Gennaro e Giovanna che hanno sostenuto ed atteso papà Gino. Poi arriva quel momento in cui è bello sciogliersi, lasciarsi andare, versare anche qualche lacrima e capire che sei circondato da un amore vero e profondo.
Tornare a casa
L’amore di una mamma, la signora Lidia Tallo che ha donato un rene per te, ma che si sarebbe strappato anche il cuore dal petto se fosse stato necessario. L’amore di una moglie, Daniela Marro, che aveva il dovere di restare razionale, di non farsi trascinare dalle emozioni ed ora potrebbe anche piangere, ma lo farà solo di nascosto.
Senza contare l’amore di un padre, Gennaro Brevetti, che è anche il marito di chi ti ha donato il rene. E poi l’amore della sorella, dei nipoti, dei suoceri e di un intero paese che, pregando sottovoce, ha fatto il tifo per te.
L’eccellenza del policlinico di Bari
Poco fa, l’imprenditore cervinarese Gino Brevetti è tornato a casa. Dieci giorni fa, presso il Policlinico di Bari, è stato sottoposto ad un trapianto di rene.
L’operazione è stata eseguita, magistralmente, dall’equipe del professore Pasquale Ditonno, in chirurgia robotica. Mentre la preparazione all’intervento è stata realizzata, in modo sempre magistrale, dal professore Loreto Gesualdo, primario di Nefrologia dello stesso Policlinico.
Ed il trapianto di Gino è anche la dimostrazione di come il Sud, tanto vituperato e maltrattato, possa vantare un’eccellenza mondiale, con medici e personale infermieristico, non solo, preparati, ma anche e soprattutto empatici. Senza contare che la signora Lidia ha impartito a tutti noi una salutare lezione sull’importanza della donazione degli organi.
Tra favola e miracolo
Sembra una favola, un miracolo, ma è davvero una storia vera. Innanzitutto c’è il dono d’amore di una mamma verso il figlio. Una mamma che ti dona la vita e poi lo fa di nuovo, senza pensarci due volte, rinunciando ad un rene. Poi c’è la professionalità svizzera e la passione mediterranea del Policlinico di Bari.
Poi, ancora, c’è quella rete di amore che ti accoglie e che si può sintetizzare con lo striscione che hanno scritto Gennaro e Giovanna: “Bentornato, ti vogliamo bene papà”. Una storia bellissima che fa capire anche di quanto Cervinara sia molto meglio di come spesso la descriviamo. “ Bentornato Gino” anche questo giornale fa il tifo per te e si inchina davanti all’amore che ti circonda.