Cervinara: gli ingiusti attacchi alla Misericordia
La questione 118 ha eccitato gli animi in questi giorni a Cervinara. Tra le altre cose, una in particolare mi ha colpito: l’accusa, nemmeno troppo velata, che la “Misericordia per il paese non fa più niente, è come se non ci fosse”.
L’accusa è apparsa in un forum su Facebook e ha riscosso pure qualche “mi piace”.
Il web, si sa, è il regno dell’ovvio e del banale dove i commenti da bar diventano dichiarazioni filosofiche piene di verità.
Sulla Misericordia, però, non si può più tacere.
La Confraternita è costituita da tanti volontari che dedicano tempo e risorse al bene collettivo.
Natale, Capodanno, notte, giorno, 15 agosto: i “confratelli” non hanno ferie o soste. Lavorano a favore di chi è nel bisogno, senza cercare l’applauso o le medaglie che molti altri invece mostrano.
Operano nel silenzio del dettato evangelico: “Non sappia la tua destra ciò che fa la tua sinistra”. Il loro vestito è il cappuccio scuro proprio perchè non si conosca il volto di chi ha fatto del bene.
Addirittura il loro motto è: Che Iddio te ne renda merito. Cioè, caro ammalato/bisognoso ti ringrazio per avermi dato la possibilità di fare del bene.
Negli anni la struttura ha superato non poche difficoltà. Sono stato in prima persona impegnato accanto a uomini e donne per bene che nel tempo hanno fatto in modo di mantenere in vita l’associazione.
La Misericordia non vive di contributi. Che fine fanno i soldi che l’associazione ottiene per il 118? Date un’occhiata alle ambulanze: le migliori che ci sono in giro. E di certo non vengono acquistate gratis, ma grazie a queste risorse.
Senza parlare, poi, dell’opera sociale che questi uomini portano avanti nel silenzio più totale.
Ma Cervinara, ahimè, è il paese in cui è possibile criticare e buttare il fango su tutto. Questo i volontari lo sanno bene e hanno le spalle forti per poter sostenere tutto.
Questo è un articolo di parte. Lo ammetto. Per anni sono stato al loro fianco. E me ne vanto.
Visto che pochi lo fanno, oggi ci penso io: grazie ragazzi! Per tutto.
Angelo Vaccariello
@angelismi