Cervinara: i 28 positivi non fermano i soliti assembramenti

Redazione
Cervinara: i 28 positivi non fermano i soliti assembramenti
3 nuovi positivi a Cervinara, salgono a 18 i contagiati

Cervinara: i 28 positivi non fermano i soliti assembramenti. La scempiaggine sembra non volersi fermare davanti a niente. Cervinara oggi conta 28 positivi, due plessi scolastici chiusi. E si attende il risultato di almeno ottanta tamponi.

Ma questa sera tutti hanno sentito la necessità di uscire, di ritrovarsi nei soliti luoghi, di bere e di fumare con mascherine abbassate.

Gli appelli del sindaco

C’è chi trema di paura, chi teme tragiche conseguenze, chi vede lo spettro dei mesi passati e chi pensa bene  a come aiutare il virus ad entrare ancora di più nelle nostre case.

Nella sola giornata di oggi, il sindaco Caterina Lengua  ha lanciato due accorati appelli rispetto alla situazione che stiamo vivendo. Ha pregato di aver comportamenti contenuti e ad uscire di casa solo se è necessario, ma la ragione latita da tempo dai nostri cervelli.

Per come stanno andando le cose, da qui a qualche giorno ci troveremo di fronte  ad una situazione simile a quella dello scorso autunno. Ci auguriamo che ciò non avvenga, ma i numeri sembrano andare verso quella direzione.

Eppure questo non sembra interessare minimamente chi, per forza, deve bere il drink con la mascherina abbassata, fianco a fianco a tante altre persone. Ci si stanca anche a denunciare e a definirli questi comportamenti.

Quello che non funziona

Eppure, qualcosa che non funziona deve pure esserci. Cervinara non è un grande centro. Le persone positive, come minimo fanno parte delle nostre conoscenze. Ma possono essere anche amici stretti e parenti.

Ed, allora come si fa a non capire che certi comportamenti sono pericolosi? E se lo si capisce perché rischiare di compromettere la propria salute e quella degli altri.  Certo, chi è giovane ha molte più probabilità di sopravvivere al coronavirus. Ma non calcola i danni che comunque subirà il suo fisico.

Ma neanche questo può giustificare la scempiaggine degli assembramenti a tutti i costi. Sarebbe bello se tasera a casa , i genitori ne parlassero con i figli e magari domani, in dad, docenti con gli allievi. Ma non può succedere perché dietro a quelle mascherine abbassate a sorseggiare il drink c’è più di un genitore. E gli esempi valgono anche nella scempiaggine.

P.V.