Cervinara: i dirigenti del centro accoglienza scrivono al giornale e Il Caudino risponde

Da oggi c'è un interlocutore

Redazione
Cervinara: i dirigenti del centro accoglienza scrivono al giornale e Il Caudino risponde

Cervinara: i dirigenti del centro accoglienza scrivono al giornale e Il Caudino risponde. Da Giovani Vite riceviamo e pubblichiamo.

Gentile Redazione,

In riferimento all’articolo pubblicato dal vostro giornale riguardo alla nostra struttura, “Giovani Vite”, sentiamo la necessità di chiarire alcuni punti fondamentali per assicurare una corretta informazione ai lettori.

Prima di tutto, “Giovani Vite” è una comunità educativa e non semplicemente un centro di accoglienza generico. Ci preme sottolineare l’impegno e la serietà che hanno preceduto la sua apertura: abbiamo impiegato oltre un anno tra l’ottenimento di tutte le autorizzazioni necessarie e la completa ristrutturazione della palazzina che ci ospita.

Siamo naturalmente contenti che abbiate dedicato un articolo alla nostra apertura. Tuttavia, ci teniamo a precisare che la notizia era già di dominio pubblico da circa un mese, essendo stata ampiamente ripresa da tutti i principali quotidiani campani in seguito all’ispezione del Garante della Giustizia Campano, Professor Samuele Ciambriello.

Il Professor Ciambriello si è detto particolarmente sorpreso e positivamente colpito dall’organizzazione dettagliata della nostra struttura, affermando che non esiste nulla di simile in tutta la Campania.

L’inaugurazione della comunità si è svolta pubblicamente il 29 giugno 2025Successivamente, il 1° luglio, in seguito alla visita del Garante, la notizia della nostra apertura è stata ampiamente ripresa da tutti i principali quotidiani campani, incluso Il Mattino.

Ci auguriamo che, ora che ne ha parlato anche la vostra testata, la notizia sia effettivamente diventata di dominio pubblico. Non c’è e non c’è mai stato nulla di segreto nella nostra operatività; lavoriamo con la massima trasparenza e serietà.

Riguardo all’arrivo dei minori, è vero che sono giunti a Cervinara nelle prime ore del mattino. Precisamente, sono partiti da Milano alle 18:40, arrivando a Napoli a mezzanotte e a Cervinara intorno alle 2:00 del mattino.

Si tratta di una logistica dettata dagli spostamenti a lunga distanza e non certo da intenti “segreti” . È evidente che la sicurezza e il benessere dei minori sono la nostra priorità, e organizziamo i trasporti nel modo più efficiente possibile, anche se ciò comporta arrivi in orari notturni.

Infine, ci sorprende leggere di una presunta mancanza di conoscenza da parte dei cittadini, quando per mesi la stessa comunità ha visto cittadini preoccupati e attivi nel confrontarsi e, a volte, persino nel tentare di ostacolare la nostra apertura. Questo dimostra una chiara consapevolezza della situazione.

Crediamo fermamente che le informazioni debbano essere riportate con accuratezza e senza distorsioni. Altrimenti, si rischia di cadere in speculazioni e “chiacchiericcio”, un’arte purtroppo ben praticata, ma dannosa per la corretta informazione.

Restiamo a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Dolores Ceglia
La risposta del direttore Vaccariello
Cara dottoressa Ceglia, innanzitutto, colgo l’occasione di formulare a nome mio e de Il Caudino, il benvenuto a Cervinara ai giovani ospiti della struttura. Per quanto riguarda le informazioni corrette, non accettiamo lezioni da nessuno. 
Lei oggi, martedì 29 luglio è riuscita a trovare l’indirizzo di posta elettronica del nostro giornale ed ha ritenuto, dopo l’articolo pubblicato domenica 27 luglio, di informarci sull’apertura della struttura Giovani Vite.
Ci spiega anche che c’è stata una cerimonia di inaugurazione, alla quale non siamo stati invitati. Ci informa che, grazie alla visita di Samuele Ciambriello, la notizia dell’apertura è stata diramata dai maggiori quotdiani regionali., benissimo. 
A parte la scortesia del mancato invito, su questo non ci formalizziamo, cara dottoressa Ceglia, lei avrebbe dovuto informare, correttamente, come ha fatto con questa missiva, anche la comunità locale. E, farlo in modo ufficiale. Non ha avto questa sensibilità ma un passo falso può capitare a tutti. Mi consenta anche di sottolineare che il professore Ciambriello non può certo fare ispezioni in strutture che non sono certo detentive. 
Per il futuro , la informiamo che la nostra redazione si trova in piazza Trescine, a pochissima distanza dalla comunità Giovani Vite. Non solo, le accludo anche il mio numero telefonico, che è pubblico, 338/9782501, mentre è già in possesso dell’indirizzo di posta elettronica. Così per il futuro non dovrà informare le ” famose ” testare regionali.  
Quando troverà il tempo potrà informare noi tutti del numero dei ragazzi ospiti e di quali attività sono previstre per la loro educazione. Non solo, magari, ci potrà anche far sapere cosa possiamo fare per la loro integrazione. E, non per uiltimo, ci potrà far sapere quante persone si occupano della struttura,  quali sono le loro professionalità e con quali contratti sono inquadrate.  
Visto che il benessere dei ragazzi deve essere messo al primo posto, immaginiamo che ci vogliono le professionalità adeguate per raggiungere questo scopo meritorio. Vede, cara dottoressa Ceglia, il professore Samuele Ciambriello vive a Napoli e mi creda in poche ore non può certo giudicare sull’impatto che ha sul territorio l’apertura di una struttura del genere. Una struttura che, come le stessa scrive, al momento della visita non aveva ospiti. Ed allora, di cosa parliamo?  Della visita ad una struttura vuota?  Una struttura vuota è la migliore in Campania? 
Non mettiamo in dubbio la serietà della comunità educativa ma lei, però, non metta in dubbio la serietà della nostra testata. Non lo faccia perchè l’articolo di domenica è stato richiesto a più voci da diverse cittadini di Cervinara che nulla sapevano. Ed Il Caudino risponde solo ai propri lettori. 
Questo significa che la comunicazione dell’apertura del 29 giugno è stata letta da pochissime persone. Il Caudino, se lei consente, ma essendo di Montesarchio lo dovrebbe sapere bene, è letto ogni giorno dall’intera comunità caudina con uno zoccolo duro a Cervinara.

L’occassione mi è propizia per formulare i più sinceri auguri di benvenuto. Peppino Vaccariello, direttore Il Caudino.