Cervinara: Il De Sanctis con la Polizia di Stato affronta il tema del cyberbullismo e dei rischi della “Rete”
Cervinara: Il De Sanctis con la Polizia di Stato affronta il tema del cyberbullismo e dei rischi della “Rete”. Oggi, otto febbraio, l’Omnicomprensivo “De Sanctis” non ha perso l’occasione di riflettere su una tematica di straordinaria attualità, il CYBERBULLISMO, grazie ad un collegamento con la Polizia di Stato impegnata quotidianamente nell’iniziativa “Cuori connessi”.
Incontro- convegno
Tutto è stato preparato con attenzione e cura ; le nostre classi liceali unite all’Istituto tecnico e con le classi terminali del Primo ciclo hanno potuto partecipare a questo straordinario incontro-convegno promosso dalla Polizia di Stato ed Unieuro.
Il quadro che è emerso dalla discussione generale riguarda innanzitutto il ruolo e la funzione della “rete” che sicuramente è fonte di grandi conoscenze e rende il mondo più vicino con un solo “click”. Attenzione, però, a non confondere l’informazione che offre Internet e la conoscenza che richiede, invece, una più matura mediazione da parte di chi della rete si serve!
Il dilagare del Cybullismo
L’uso di internet da parte dei “leoni da tastiera”( a proposito riteniamo erroneo l’uso del sostantivo “leoni” ,animali fieri e coraggiosi, associato ad individui vigliacchi) diffonde violenza nella rete ed attraverso i vari social, il cyberbullismo dilaga a macchia d’olio.
Gli adolescenti ed i giovani si servono della rete per comunicare esperienze, sensazioni , per socializzare e conoscere, ma sempre più spesso sono fatti oggetto di questo nuovo bullismo trasferito nei social. L’incontro è stato destinato prioritariamente “A chi durante il giorno sa che con la tecnologia può arrivare ovunque, ma poi è disposto a riconoscere quando è importante fermarsi” e riserva un’attenzione particolare anche a coloro che dai social non riescono a distaccarsi.
“Cuoriconnessi “ riporta storie vere di ragazzi, genitori e famiglie vittime di cyber-bullismo; il progetto di informazione e prevenzione ha raggiunto circa 30.000 ragazzi sul territorio nazionale, diventando poi un libro distribuito gratuitamente in collaborazione con la Polizia di Stato.
L’opera di Luca Pagliari
Il giornalista Luca Pagliari, ha deciso di raccogliere alcune testimonianze di ragazzi e ragazze le cui vite sono state segnate drammaticamente dall’uso “improprio” delle nuove tecnologie.
Tra le storie raccontate c’è quella di Sofia le cui foto intime, inviate al ragazzo di cui era innamorata, finiscono nel vortice di internet, stravolgendo completamente la sua vita.
E poi ancora Santiago, la cui passione, la danza, è divenuta uno strumento per etichettarlo e offenderlo con insulti omofobi nella eterna, stereotipa e superata associazione, attività maschili e femminili.
Le storie positive
Luca Pagliari racconta anche storie positive: Cristian è affetto da una terribile malattia che lo costringe all’immobilità e di conseguenza a stare lontano da tutti. Il ruolo di Internet in questo caso è fonte primaria per conoscere nuovi amici e trasformare contatti virtuali in reali.
Molto seguito è risultato l’intervento di Blanco, il vincitore osannato di Sanremo, che ha salutato i ragazzi con queste parole “ Non postate tutto, è bello avere segreti”.
Sono parole sagge, tesoro prezioso: distinguiamo il reale dal virtuale, riscopriamo la bellezza di un giro in “Bicicletta di diamanti”, riscopriamo il valore dell’amicizia, del dialogo e della diversità inclusiva. IL Segreto è tutto qui….
I ragazzi della classe IVC