Cervinara: il fotti compare che uccide un paese

La liberazione dal parcheggio selvaggio ci dice quello che stiamo diventando

Redazione
Cervinara: il fotti compare che uccide un paese

Cervinara: il fotti compare che uccide un paese. Piazza Trescine a Cervinara è stata liberata dal parcheggio selvaggio. Così anche parte della centralissima via Roma. E’, senza dubbio, una bella notizia, una notizia che,però,  la dice lunga sulla caratteristiche di noi cervinaresi e, probabilmente, di noi italiani.

E’ quasi una sorta di trattato di sociologia o un manuale di comportamento che fotografa le nostre abitudini anche quelle peggiori. Uno specchio nel quale riflettiamo la nostra immagine peggiore.

Da lunedì scorso, è finito il parcheggio selvaggio perché è entrata in servizio una nuova agente di polizia municipale che affianca quello già in servizio. Per anni, purtroppo, il comando di polizia municipale di Cervinara è rimasto senza personale.

Ed è stato fallimentare anche l’ultimo concorso bandito perchè nessun concorrente ha superato la prova scritta. Con la conseguenza che si può contare solo su agenti , già in servizio, che chiedono il nulla osta al loro comando per essere trasferiti a Cervinara.

Senza controlli sono saltati anche quelli che sono i più elementari criteri del vivere civile. Si parcheggiava ovunque, occupando persino gli stalli riservati alle persone con disabilità o alle mamme incinte o con passeggini. Alcune persone che risiedono a piazza Trescine o in via Roma erano costrette a mettere fuori la loro auto prima dell’alba per evitare di restare bloccati.

Anarchia e scostumatezza erano diventate la normalità. Tutto si giustificava con la mancanza di parcheggi circostanti. Da lunedì, invece, come per magia,  i parcheggi nelle zone limitrofe sono rispuntati fuori. Quando c’è il rischio di incorrere in una multa, ci si trasforma, immediatamente, in cittadini coscienziosi che rispettano il codice della strada.

Intendiamoci, l’arrivo del nuovo agente non ha risolto tutti i problemi. Sono ancora diverse le situazioni critiche, come ad esempio, in via Rettifilo, nei pressi delle due farmacie o all’incrocio tra Corso Napoli e via San Cosma.

Non solo buona parte della segnaletica deve essere rifatta ed è necessario  il ripristino di alcuni strumenti come il semaforo in via Rettifilo e gli specchi nelle strade più strette. Come devono essere controllati i limiti di velocità. Ci auguriamo che il commissario Guerra possa provvedere.

Ma, se il buongiorno si vede dal mattino, si può dire che ora si intravede la luce alla fine del lunghissimo tunnel del menefreghismo elevato a sistema di vita

Dobbiamo anche, però, riflettere su un dato.  Noi rispettiamo le regole solo sotto la minaccia del pagamento di multe e ammende. Sino ad allora cerchiamo sempre di fare i furbastri e ce ne freghiamo, altamente,  delle regole e del vivere civile, anzi, siamo soliti prendere in giro chi, invece, rispetta i divieti ed i segnali. Li consideriamo dei poveri sfigati.

Mentre una buona e nuova Cervinara nasce anche da un deciso cambio di mentalità. Il fare a fotti compare  paga nel breve periodo ma poi uccide un paese.

Peppino Vaccariello