Cervinara: il processo sull’omicidio Tirone entra nel vivo
La prossima udienza si terrà il 24 marzo
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Cervinara: il processo sull’omicidio Tirone entra nel vivo. Si è tenuta dinanzi alla Corte D’ Assise del Tribunale di Avellino, presieduta dal Dott. Gian Piero Scarlato, la prima udienza dibattimentale del processo a carico di Massimo Passariello, 39 anni di Cervinara, assistito dall’avvocato Vittorio Fucci e dall’avvocato Domenico Cioffi, imputato dell’ omicidio volontario aggravato dai futili motivi e dalla crudeltà di Giuseppe Tirone, 51 anni di Cervinara.
Oggi in aula, al momento dell’ ammissione dei mezzi di prova, gli avvocati Vittorio Fucci e Domenico Cioffi hanno fatto acquisire documentazione da cui risultano diverse denunce sporte dal Passariello, dalla moglie e da altre persone contro il Tirone per molestie in stato di ubriachezza e documentazione fotografica che prova i danni fatti dal Tirone durante la notte prima del fatto contro la porta del Passariello.
Successivamente sono stati sentiti il Vice-Ispettore Fantasia e l’Ispettore Miele del Commissariato di Polizia di Cervinara, che furono i verbalizzanti chiamati sul posto al momento del fatto. I due, su domanda degli avvocati Vittorio Fucci e Domenico Cioffi, hanno dichiarato di conoscere il Passariello come un lavoratore e uno dei due ha dichiarato di essere a conoscenza dell’ esistenza di diverse denunce in capo al Tirone, anche da parte degli stessi genitori.
In ultimo è stato sentito Michele Tirone, padre della presunta vittima, costituitosi anche parte civile nel processo, che, dopo aver in un primo momento delineato la figura del figlio come quella di una brava persona, successivamente, su domande dell’avvocato Vittorio Fucci, ha ammesso che lui stesso in passato aveva denunciato e fatto arrestare il figlio e che il figlio fosse solito infastidire e provocare le persone perché in stato di ubriachezza.
Come si ricorderà il Passariello, secondo l’ accusa, avrebbe cosparso di liquido infiammabile il Tirone dopo un litigio, bruciandolo vivo. Il Tirone successivamente fu trasportato all’ ospedale Cardarelli di Napoli, dove morì dopo 10 giorni di atroci sofferenze.
In aula erano presenti il Pm Celia Annecchini e gli avvocati delle parti civili Stincone, De Maria e Cecere. La Corte d’Assise ha rinviato il processo alla prossima udienza che si terrà il 24 marzo.