Cervinara: Il rischio di un’ombra sul volontariato
Pubblichiamo l’editoriale del nostro direttore Alfredo Marro, uscito sul numero di Luglio/Agosto nell’edizione cartacea del Caudino.
Lo scontro in atto tra due associazioni rischia di gettare un’ombra su grandi meriti del volontariato irpino. Il fatto.
In città, si è recentemente costituita la sezione Valle Caudina dell’Associazione Meridionale delle donne operate al seno – in sigla Amdos – che si è presentata pubblicamente con una canonica giornata dedicata alla prevenzione di neoplasie femminili, tenuta domenica 2 e pienamente riuscita.
La domenica successiva 9 luglio l’Amdos di Mercogliano ha proposto, sempre i n città, una sua giornata di prevenzione con le medesime finalità. Il Caudino on line, dando la notizia delle due iniziative con un articolo, si domandava per quali motivi due associazioni – entrambe votate alla meritoria opera di prevenzione – non riescano a dialogare, anzi danno la sensazione – e non solo – di essere animate da una rivalità che contraddice lo spirito di servizio proprio del volontariato.
In risposta alla domande è arrivata in redazione, via email , una nota senza firma dell’Amdos mercoglianese, il cui anonimo autore fa sapere di non aver gradito la definizione “derby del volontariato”che il giornalista ha dato alla vicenda e, nel tentativo di contestazione, finisce per dargli ragione della scelta. La nota, in verità, è molto significativa più per quanto lascia sottintendere che per quanto esplicitamente dice. Così, quando l’anonimo estensore scrive: “L’Amdos di Mercogliano lavora in sinergia con altre 9 admos e amos irpine, tra le quali non entra …” quella cervinarese, lascia sotteso il personale privilegio di stabilire, a propria discrezione, quali associazioni abbiano titolo per svolgere attività di prevenzione. E’ un atto di presunzione bell’e buono imperdonabile in chi sa, in ragione della funzione, che il riconoscimento formale alla struttura della Valle Caudina è arrivato dalla presidente nazionale dell’Amdos Umberta Basso, intervenuta personalmente alla cerimonia di inaugurazione della sede.
La affermazione, poi, che “l’Amdos di Mercogliano non ha mai avuto interessi diversi da quelli di fare prevenzione né secondi fini …” suona scusante di un’accusa che nessuno muove all’Associazione, ma che l’autore della nota immagina possa toccare, anche solo di squincio, qualche socio, cui in verità non si può far colpa di altri interessi quando essi non tradiscano le nobili finalità del volontariato.
Il derby tra l’Amdos di Mercogliano e quella cervinarese c’è ed è anche aspro, inutile nasconderselo, tant’è che neppure la predisposizione alla collaborazione, annunciata nella nota, è riuscita a far aprire la linea di comunicazione diretta tra le due strutture, per scelta del rappresentante di Mercogliano, che ha preferito affidare a una terza persona l’ambasceria, rimasta senza esito.
C’è chi dice che, a soffiare sul fuoco, ci sarebbe un esponente politico locale, che non vedrebbe di buon occhio la associazione della valle caudina. E’ un’insinuazione che non merita credito . Sorprende, invece, che nella incresciosa vicenda sia trascinato uno stimato medico, che sul piano professionale e del volontario tanti meriti si è guadagnato nella lotta alle neoplasie femminili, dal quale è lecito attendersi che spenda tutta l’autorità e la stima di cui gode per aprire la strada a una stretta collaborazione tra le due Amdos dalla quale la prevenzione potrebbe trarre grande giovamento.