Cervinara: individuati gli autori del ferimento in via Roma, restano a piede libero

Si tratta di due ragazzi di San Martino Valle Caudina

Redazione
Cervinara: individuati gli autori del ferimento in via Roma, restano a piede libero

Cervinara: individuati gli autori del ferimento in via Roma, restano a piede libero. I carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo presso il Comando Provinciale di Avellino, dopo aver svolto accurate e minuziose indagini, senza tralasciare alcun particolare, sono riusciti a risalire ai presunti esecutori dell’agguato a colpi di pistola verificatosi in via Roma a  Cervinara. La vicenda è avvenuta nella notte tra venerdì 16  e sabato17,

Le immagini del sistema videosorveglianza

Per la ricostruzione della scena sono state determinati le immagini del sistema di videosorveglianza, che hanno consentito alle forze dell’ordine di poter raccogliere ogni fotogramma utile ai fini delle indagini.

L’intera attività investigativa ha portato all’individuazione di due giovani di San Martino Valle Caudina, si tratta di P. C. di anni 24 e P. T. di anni 23, ritenuti dagli inquirenti gli esecutori materiali del gravissimo fatto di sangue.

I due giovani, appena rintracciati e fermati dai carabinieri, si sono resi immediatamente disponibili a rendere la loro versione su ciò che realmente era accaduto la notte del 17 agosto.

Dell’avvenuto fermo è stato dato immediato avviso alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avellino, affinché i presunti autori dei gravissimi reati potessero essere messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, per espletare tutte le formalità di rito.

Ieri sera si è tenuto l’interrogatorio di garanzia presso il Comando Provinciale di Avellino, su delega del Pubblico Ministero procedente. Entrambi gli indagati, assistiti dall’avvocato Giovanni Adamo, hanno inteso rispondere a tutte le domande che gli venivano rivolte, soffermandosi su particolari di notevole rilevanza che potrebbero chiarire sia i motivi sottostanti all’intera vicenda, sia la dinamica dei fatti contestati.

All’esito dell’interrogatorio l’Ufficio di Procura ha proceduto a contestare agli indagati i reati di concorso in tentato omicidio e di porto illegale di arma comune da sparo, anche se l’arma che sarebbe stata utilizzata per commettere l’agguato non è stata ancora rinvenuta.

La tesi difensiva

Il difensore degli indagati ha evidenziato che le dichiarazioni rese nel corso dell’interrogatorio, che necessitano di ulteriori approfondimenti investigativi, unitamente al parziale materiale raccolto nell’immediatezza dei fatti e la corretta condotta assunta dai propri assistiti, sin dalle prime fasi dell’intera attività indagine, non consentivano di poter applicare una misura cautelare di natura custodiale.

La prospettazione difensiva dell’avvocato Adamo ha trovato riscontro nelle determinazioni dell’Autorità Giudiziaria atteso che, allo stato, gli indagati dovranno affrontare il processo a piede libero, salvo ulteriori elementi di indagine che potrebbero emergere successivamente.