Cervinara, ipotesi di Centro-Sinistra allargato

18 Maggio 2014

Cervinara, ipotesi di Centro-Sinistra allargato

Il sindaco di Cervinara, Filuccio Tangredi, in un’intervista concessa al nostro giornale, venerdì scorso, ha affermato che non ci sono rimasti in vista. Continuerà a governare con questa Giunta sino alla fine del mandato.
L’operazione di allargare agli esterni, quindi, almeno per il momento, si può dire conclusa. Questo per quel che riguarda la Giunta ma Tangredi sa che deve aprire le sue fila a nuove forze per essere competitivo e vincere il prossimo anno.
E così potrebbe guardare a due vecchi compagni di viaggio, Mario Picca ed Orazio Perrotta. Tutti e tre sono stati colleghi di Giunta, quando primo cittadino era Franco Cioffi. E tutti e tre aspiravano a succedergli.
Alla fine, a spuntarla è stato il primo cittadino in carica che con una spericolata operazione, nel 2010 riuscì a proporsi all’elettorato non come l’erede di Cioffi ma come il suo più grande oppositore, nonostante fosse stato suo potente assessore.
E così, Picca e Perrotta restarono al palo e decisero anche di non ricandidarsi come consiglieri nei due schieramenti in campo. Ma ora la voglia di far politica sembra essere tornata e Picca la manifesta apertamente ed infatti ha fatto parte della delegazione dei partiti di sinistra che ha avuto un primo incontro con il Partito Democratico in vista delle elezioni del marzo 2015.
Perrotta, invece, asserisce di non essere minimamente interessato ma si continua a tenere informato su tutto quello che avviene.
Tangredi questo lo sa; conosce bene i suoi ex colleghi. Con l’avvocato Picca c’è stata sempre una profonda incompatibilità di carattere ma, alla fine, un punto di incontro si riesce sempre a trovare. Perrotta, invece, è stato sempre un mediatore ed allora con lui potrebbe essere più semplice.
Solo ipotesi, per carità, ma, forse, il sindaco qualche assessorato esterno ai due lo ha già offerto. E Picca e Perrotta hanno dovuto rinunciare per ovvie ragioni. Ma un eventuale ingresso in una lista non sarebbe campato in aria se l’evoluzione delle trattative con gli altri non si dovessero evolvere nel modo sperato. Tangredi avrebbe moli da offrire perché portato a termine il secondo mandato non si può più proporre come primo cittadino ed i due potrebbero raccogliere la sua eredità. Sarebbe una operazione spericolata ma se è andata bene a Tangredi perché non provarci? (Nella foto, da sinistra: Cioffi, Picca e Perrotta)

Peppino Vaccariello

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