Cervinara: La chiave di Milot, opera di uno straordinario significato

Redazione
Cervinara: La chiave di Milot, opera di uno straordinario significato
Riportiamo un intervento dell’assessore alla cultura Raffaella Cioffi, postato sul social Facebook e che risponde ad alcuni cittadini che parlano di “uso spregiudicato dei fondi comunali”.
“Probabilmente questa opera imponente diventerà uno dei simboli del nostro paese: la chiave di ingresso della città (ecco perché è stata installata presso la rotonda di via lagno) la chiave che apre le porte a chi arriva nel nostro paese, una chiave per aprire i cuori e le menti. Sento la necessità di fare alcuni chiarimenti in qualità di assessore alla cultura, avendo letto diversi post che parlano di un utilizzo spregiudicato dei fondi comunali adducendo che avremmo potuto spendere quelle risorse per altro, ebbene voglio spiegare ai cittadini che la scultura in questione è stata realizzata nell’ambito del poc cultura, dei fondi europei distribuiti dalla regione ai comuni spendibili solo ed esclusivamente in eventi culturali e che non possono essere utilizzati per altri scopi. Il comune ne ha beneficiato a seguito della presentazione del progetto intitolato appunto Cervinarte. Grazie a questo finanziamento in questa settimana si è costruita questa importante opera e potremmo ammirare le mostre del maestro cinese Zeng Yi e di Milot che saranno installate presso Palazzo Bove ai Salomoni e Abbazia di San Gennaro a Ferrari, grazie a questo finanziamento abbiamo potuto realizzare l’opera festival in Piazza questa estate. In questa foto sono con Alfred Mirashi Milot, il maestro di fotografia Zeng Yi ed il gallerista Matteo Lorenzelli, dunque grazie a questa manifestazione il nostro paese sarà conosciuto da personalità importanti dell’arte e della cultura che potrebbero offrire nuove possibilità per la nostra comunità. Spero vivamente che la metafora contenuta in questa scultura possa un giorno tradursi in realtà, che quindi le menti si schiudano all’arte e alla bellezza, e che soprattutto cessino le inutili divisioni sociali alimentate dalla demagogia più becera che si possa immaginare, per lasciare spazio all’unità e alla solidarietà sociale.”
L’opera sarà inaugurata tra poco, alle ore 17.30, nella rotonda della scorrimento veloce, in via Lagno al Rione San Pietro.