Cervinara: la disavventura di due cercatori di funghi

Redazione
Cervinara: la disavventura di due cercatori di funghi

State attenti ad andare a funghi in trasferta. Allontanarsi dalle nostre lande può costare davvero molto caro. Lo dimostra la disavventura che hanno vissuto due esperti cercatori cervinaresi. I due, come fanno di solito in questo periodo, si sono recati sull’altopiano del Laceno, in un territorio compreso tra Senerchia e Calabritto. Per arrivare in quella località, hanno percorso una strada sterrata con la loro vettura. Al ritorno hanno percorso la stessa strada, disseminata di pozzanghere di fango. Ad un certo punto hanno notato qualcosa di strano, in quanto alcuni occupanti dei fuoristrada che li precedevano armeggiavano fuori dalle loro vetture. Proprio mentre notavano questa circostanza, hanno sentito due colpi. Si sono fermati ed hanno visto che ben due ruote erano bucate in quanto il terreno era stato disseminato di chiodi a quattro punte, ben piantati e nascosti nel fango. E due di questi avevano forato le gomme dell’auto dei cervinaresi. Trovandosi in montagna non sapevano proprio come fare, avendo una sola ruota di scorta. Per fortuna in loro soccorso sono arrivati altre persone che hanno capito la situazione. Hanno fornito una bomboletta per gonfiare di continuo la ruota che non era stata cambiata. Poi per evitare che all’improvviso si sgonfiasse, hanno messo nel buco una sorta di vite. Solo così e solo a tarda sera sono potuti tornare a casa, quando erano partiti la mattina presto, tra l’altro, anche la beffa di non aver trovato neanche un porcino.
Purtroppo, si tratta di un metodo barbaro per scoraggiare chi si reca a raccogliere i funghi, nonostante i due cervinaresi siano muniti di regolare tesserino. Una vicenda che segnala ancora una volta come alcune zone delle nostre montagne siano ancora oggetto della barbara legge del più forte.