Cervinara, la maggioranza abbandona il Consiglio comunale

Il Caudino
Cervinara, la maggioranza abbandona il Consiglio comunale

Manca l’assessore Peppino Carofano ed il sindaco Filuccio Tangredi decide di abbandonare l’aula, seguito dai consiglieri e dagli assessori di maggioranza. Il colpo di scena si è consumato nel corso di un consiglio comunale che, almeno alla vigilia, veniva giudicato tranquillo. Al vaglio dell’assise c’era un solo punto all’ordine del giorno: la ratifica dello statuto per l’unione dei comuni per la Città Caudina dei Servizi. Punto che per essere approvato aveva bisogno di una maggioranza qualificata, ossia di 14 voti. Numeri che dal maggio del 2013 il primo cittadino non ha più. Per approvare lo statuto, infatti, sono state necessarie tre sedute e, quindi, si prospettava lo stesso anche per lo statuto, in quanto si prevedeva che la minoranza si sarebbe espressa in senso contrario. Il consiglio è iniziato normalmente con le comunicazioni rese dal vice sindaco Monetti circa il contratto firmato con l’Asl per il trasferimento della sede del Distretto Sanitario nella ex sede dell’Inps in via Dei Monti. Poi ha annunciato l’importante conferenza interministeriale che si svolgerà domani a Roma per l’approvazione definitiva della mappa di riduzione del rischio idrogeologico, redatto dall’Autorità di Bacino Volturno, Liri e Garigliano. A questo punto, però, il primo cittadino si è reso conto dell’assenza di Carofano ed ha chiesto ai suoi di abbandonare l’aula. Per la minoranza erano assenti Gianfranco Lombardi ed Angelo Porreca, quindi, il presidente Casale, preso atto della mancanza del numero legale, ha sciolto la seduta. Il sindaco ha sottolineato che Carofano era assente per motivi di lavoro. Dalla minoranza, però, Caterina Lengua, Giuseppe Ragucci e Sergio Clemente hanno fatto notare che lo stesso assessore, secondo gli accordi del 2010, avrebbe dovuto ricoprire gli ultimi sei mesi della consiliatura come vice sindaco. La sua assenza, quindi, potrebbe essere un segnale, probabilmente, non solo per la nomina a numero due della giunta, ma anche per un cambio di marcia dell’amministrazione in questi ultimi mesi.

PeVa