Cervinara, la memoria corta che danneggia il paese
Certo, le cose potevano finire in maniera diversa: magari affrontando prima i problemi e cercando una soluzione in maniera unita.
Invece è andata cosi. E quando finisce una storia d’amore, resta molta amarezza per tutti coloro che ne hanno fatto parte.
Ieri, almeno secondo le ultime notizie, potrebbe essere stata l’ultima partita in cui Joe Ricci ha fatto il patron dell’Audax Cervinara.
Non entriamo in questioni che riguardano la gestione societaria: non abbiamo le informazioni per poterlo fare.
Allo stesso tempo, non discutiamo l’impegno o la dedizione di chi indossa la maglia dell’Audax Cervinara.
Vogliamo però ricordare gli undici anni di gestione Ricci a cosa hanno portato.
Dal fallimento della storica società caudina, Ricci ha preso il “titolo” dall’allora sindaco Filuccio Tangredi.
Una vittoria di campionato di Prima Categoria, la vittoria del campionato di Promozione, tre anni di Eccellenza sempre ai massimi livelli; una finale nazionale valevole per la Serie D; i play off per la finale nazionale, la vittoria della Coppa Italia regionale e il campionato ancora in corso che vede la squadra ai vertici.
Ecco. Prima di sputare veleno e sentenze, bisognerebbe tener conto di cosa Ricci ha fatto per questa squadra. Prima di ergersi a giudici inflessibili sui social, bisogna considerare che è stata la gestione più vittoriosa nella storia del team amatissimo dai suoi tifosi.
Da qualche giorno, invece, si leggono commenti al curaro: “pagate gli stipendi”; “mantenete gli impegni”; “onorate le promesse”.
Tutto sacrosanto per carità ma scritti con l’arroganza di chi crede di pontificare su tutto.
Ebbene, noi non ci schieriamo con il plotone di esecuzione e ringraziamo il presidente Ricci, il suo staff e i suoi soci per quanto fatto in questi anni.
Non dimenticheremo mai ciò che hanno fatto: i sacrifici, gli investimenti mentre tanti cervinaresi restavano sui marciapiedi a spiegare cosa andava fatto senza muovere mai un dito.
Quindi, onore a Joe Ricci e in bocca al lupo a chi prenderà in mano il Cervo.
Leggendo però commenti sguaiati sulla pagina facebook di Rete Sei (poi fortunatamente cancellati) non pare che si parta con il piede giusto. Il rispetto si riceve ma bisogna anche darlo.