Cervinara: la polemica politica trasformata in violenza di genere, la grave accusa di Raffaella Cioffi
Cervinara: la polemica politica trasformata in violenza di genere, la grave accusa di Raffaella Cioffi. Cervinara: la polemica politica trasformata in violenza di genere, la grave accusa di Raffaella Cioffi. Cari cittadini, “quid est veritas”. Sulle vicenda delle accuse di sessismo e di parole misogene nel consiglio comunale di Cervinara interviene anche la consigliere di minoranza Raffaella Cioffi con un comunicato stampa.
Certo se questa amministrazione, continua il comunicato, avesse approvato il regolamento per le video riprese dei consigli comunali proposto dalle opposizioni, oggi lo avreste potuto constatare da soli.
Chiaramente non si è voluto consentire perché altrimenti non si potrebbe continuare a fare ciò che si sta facendo in queste ore, creare il caso mediatico per distogliere l’attenzione dai propri fallimenti, e adesso si arriva addirittura a strumentalizzare un tema delicato come la violenza di genere.
Sono certa di non dover ricordare al Presidente del Consiglio o ad altri che una cosa è utilizzare toni accesi, discutere con foga, altra cosa è utilizzare termini sessisti e/o misogini, offendere un altra persona facendo riferimento all’appartenenza ad una particolare categoria.
Da Consigliere Comunale e da donna sono veramente amareggiata e dispiaciuta per la polemica politica a cui stiamo assistendo in queste ore. Da donna vi dico giù le mani dalla violenza di genere! Avete veramente superato ogni limite!
Da Consigliere e da donna mi dissocerò sempre da chi tenta di strumentalizzare il tema della violenza di genere a proprio piacimento. È una offesa a tutte le donne che veramente subiscono ed hanno subito tali abusi. La violenza di genere è un problema grave e serio, e non può diventare il pretesto per compiere attacchi politici nei confronti dei propri avversari.
Il ruolo del Presidente del Consiglio è quello di dirigere il dibattito in Consiglio comunale, mi chiedo perché durante il Consiglio non ha sollevato questa questione in Consiglio comunale, al momento.
Inoltre, mi chiedo perché questa amministrazione non ha mai voluto consentire la video ripresa e la trasmissione dei Consigli Comunali, forse a quest’ora i cittadini avrebbero potuto vedere con i propri occhi l’accaduto. La verità è che come al solito si tenta di mistificare la verità.
La verità è che non sono state usate da nessuno frasi “sessiste ” o “misogine”, ma come spesso succede nei consigli comunali sono stati utilizzati sicuramente toni accesi, come spesso accade in politica, che certo il Presidente del Consiglio deve saper gestire, ma tutta altra cosa è la violenza di genere, il sessismo o la misoginia. La verità è che piuttosto che intervenire in Consiglio si è preferito ricorrere ad un articolo, studiato, ragionato, scritto a quattro mani per attaccare pubblicamente l’avversario. Inoltre, credo che chi oggi amministra, ha mostrato veramente ben poco interesse verso il tema della violenza di genere, se non come in questo caso, strumentalizzandolo ed utilizzandolo a proprio piacimento per colpire l’avversario. Voglio infatti ricordare che proprio nella scorsa consiliatura abbiamo inaugurato un centro antiviolenza in via Renazzo, proprio perché eravamo attenti e vigili al problema, un centro antiviolenza che questa amministrazione ha del tutto abbandonato, anzi ha affidato quella sede al Consigliere Domenico Cioffi, in qualità di Presidente dell’avis.
Si vive oramai di espedienti, di bugie, per continuare a restare sulla cresta dell’onda e per cercare alibi per i propri fallimenti. E soprattutto, come sta accadendo in queste ore si cerca di creare il caso mediatico pur di guadagnare consensi.
Da donna dico no alla violenza di genere, sempre, e dico anche no anche e soprattutto alla strumentalizzazione del tema, e dico sì ad azioni concrete e a politiche attente sul tema con i fatti, pensiamo ad aiutare chi veramente soffre tutti i giorni e vive nella disperazione più profonda, piuttosto che cercare vergognosamente per l’ennesima volta un posto al sole, conclude la consigliera Raffaella Cioffi.